Neymar attacca l'arbitro Kuipers

Anche il presidente attacca l'arbitro: "Ci è costato due punti"

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Rabbia Psg contro l'arbitro Kuipers. Ai parigini non è andata giù la direzione di gara del fischietto olandese al San Paolo e hanno alzato la voce. "Non mi lamento degli errori commessi, l'arbitro è un essere umano e può sbagliare - ha tuonato Neymar - E' il modo in cui ha trattato i giocatori che è una mancanza di rispetto". Duro anche il presidente Al-Khelaifi: "Abbiamo perso due punti per due errori dell'arbitro".

"Per questo motivo ho perso il controllo e mi è scappata qualche parola - ha aggiunto O Ney - 'Deve rispettare i giocatori. Non è perché ha un fischietto o un cartellino che è sopra tutti. Lo condanno per il modo in cui mi ha trattato. Spero che le persone sopra di lui possano fare qualcosa al riguardo". Passando al campo, il brasiliano è contrariato per il pareggio che complica la corsa agli ottavi: i parigini devono battere Liverpool e Stella Rossa per essere certi della qualificazione. "E' difficile parlare in questo momento, ma credo che il risultato non sia buono. Siamo venuti qui per vincere, la nostra squadra non pensa mai a pareggiare. Dobbiamo solo pensare alla vittoria, abbiamo pareggiato e non andiamo via da qui soddisfatti. Sono arrabbiato e irritato, volevano vincere".

A mandare su tutte le furie lo sceicco sono stati il presunto fuorigioco di Callejon in occasione del rigore del pareggio e, soprattutto, la mancata concessione del rigore per fallo di Maksimovic su Bernat: "C'è fuorigioco sul rigore del Napoli e c'era un rigore per noi, ma bisogna accettare gli errori dell'arbitro: è chiaro, però, che l'introduzione del Var è necessaria e bisogna agire il più rapidamente possibile - ha attaccato il presidente dei parigini -. Siamo venuti qui per vincere ma sfortunatamente non ci siamo riusciti. Siamo sempre in corsa per la qualificazione, dobbiamo vincere le ultime due partite per qualificarci. Tuchel sta facendo un ottimo lavoro e sono molto soddisfatto, anche a Napoli abbiamo fatto quello che dovevamo".

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