IL CASO

Neymar, aperta un'inchiesta sul mega party di Capodanno

La decisione del procuratore di Rio de Janeiro dopo aver ricevuto "diverse denunce"

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La giustizia brasiliana ha aperto un'indagine sulla festa di Capodanno organizzata da Neymar nella sua villa sulla costa di Rio de Janeiro, nonostante i divieti imposti dalla lotta al Covid-19. Lo ha reso noto l'ufficio del procuratore. L'entourage dell'attaccante brasiliano del Psg ha negato le accuse, così come la stessa agenzia che ha organizzato il party: "Gli invitati sono soltanto 150 e non 500 come riportato dalla stampa. L'evento si svolge nel rispetto di tutte le norme sanitarie stabilite dagli enti pubblici".

Il procuratore di Rio ha dichiarato in un comunicato di aver aperto un'indagine dopo aver ricevuto "diverse denunce, sulla base di informazioni divulgate dalla stampa, riguardanti gli eventi organizzati dal giocatore Neymar". Ha chiesto alla star della Seleção, oltre che al condominio dove si trova la sua villa e a un altro complesso residenziale limitrofo, di fornire dettagli "urgenti" sul "numero degli ospiti, l'organizzazione della festa ed eventuali misure sanitarie adottate". L'evento, con i suoi 150 (secondo Neymar) o 500 (secondo i media) ospiti, ha suscitato molte critiche.

Vedi anche Neymar, mega party di Capodanno: scoppia la polemica Calcio estero Neymar, mega party di Capodanno: scoppia la polemica
Gli esperti raccomandano di limitare i contatti per evitare che la pandemia, che ha già ucciso quasi 194.000 persone in Brasile, si aggravi. Ma legalmente, lo Stato di Rio de Janeiro non vieta feste in residenze private e il municipio di Mangaratiba ha ammesso di "non avere il potere" di intervenire.

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