Ligue 1, Fabregas debutta con un 1-1 a Marsiglia

Pari del Monaco al Vélodrome: la Var ferma Garcia

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Finisce 1-1 al Vélodrome di Marsiglia il posticipo di Ligue 1. Cesc Fabregas, al debutto con la maglia del Principato, non riesce a rianimare un Monaco che resta penultimo in classifica. Palo di Golovin nella ripresa, poi ci pensa la Var a fermare l'OM di Rudi Garcia che conserva l'insoddisfacente nono posto e le nubi sul proprio futuro. Nelle altre gare il Dijon ferma il Montpellier, vincono in trasferta Strasburgo e Rennes.

Non perde tempo, Thierry Henry, per lanciare nella mischia il neo-acquisto Cesc Fabregas nella speranza di donare smalto a un Monaco tristemente penultimo in Ligue 1. L'ex Chelsea, terminata l'esperienza in quella Premier League che lo ha visto padrone assoluto degli assist (111 totali, 0,32 di media), con la numero 44 sulle spalle si cala subito nella parte e stadio più consono per farlo non poteva trovarlo: il Vèlodrome di Marsiglia. Peccato che, proprio a Marsiglia, l'aria non sia poi così diversa, con l'atmosfera che profuma di rassegnazione da nobili decadute: partito per tenere testa al PSG, l'OM di Rudy Garcia occupa il nono posto in classifica ed è reduce da ben nove k.o. nelle ultime undici gare disputate. Il pareggio, per intenderci, non soddisferebbe nessuno.

Il fattore campo pare incidere nella prima parte di gara: dopo 12 minuti Payet va vicino alla rete calciando alto da buona posizione, ma già un minuto dopo l'Olympique Marsiglia passa grazie a una fucilata da fuori di Maxime Lopez che sorprende Benaglio. Il Monaco, nonostante una lunghissima lista di infortunati (tra cui Falcao, Pellegri e Jovetic), dà l'idea di avere comunque maggior qualità e Fabregas, vero e proprio tuttocampista, prova ad accendere la scintilla sfruttando una carica psicologica inevitabile alla prima in maglia biancorossa. E' così che i monegaschi crescono alla distanza e al 38' pareggiano con Tielemans, forse colui il quale maggiormente approfitta dell'estro dello spagnolo in rifinitura.

Nella ripresa, ancora il Monaco parte fortissimo e dopo circa dieci minuti il russo Golovin – a lungo cercato in passato dalla Juventus ma apparso alquanto spaesato – colpisce un palo clamoroso a tu per tu con Mandanda. La gara cresce d'intensità, le maglie si allargano e al Vèlodrome accade di tutto. È il 72' quando Ocampos, ex conoscenza di tifosi genoani e milanisti, combina la frittata: palla da sinistra che l'argentino, tutto solo in mezzo all'area piccola, prova a gestire con una velleitaria veronica sventata da Benaglio, palla che termina sui piedi di Thauvin che realizza il 2-1; interviene, però, la VAR, che nei replay consultati giudica fallosa la caduta di Ocampos sul portiere avversario e soprattutto il pestone che l'attaccante pensa bene di rifilare all'estremo difensore del Monaco. Rudy Garcia si infuria, ma i suoi tifosi rumoreggiano: colpisce che, con inerzia a favore e 80 minuti di match duro alle spalle, l'allenatore dell'OM non inserisca almeno uno fra Mitroglou e Germain (subentrato solo a 1'30” dalla fine) per provare a vincere la partita. Che rischia addirittura di perdere. Al 91' Fabregas prova a inaugurare con un assist anche la sua esperienza transalpina; il suggerimento è al bacio per Tielemans, il quale anziché calciare di prima intenzione controlla la sfera e poi conclude a lato fra la disperazione di Henry e tutta la panchina monegasca. L'ultimo brivido, infine, è proprio per il Monaco, quando Thauvin incorna su calcio d'angolo ma vede il suo colpo di testa uscire di un niente. 1-1 al Velodrome e classifica che continua a piangere per Olympique e Monaco.

Nelle altre sfide di giornata fanno festa Rennes e Strasburgo. 1-0 dei primi sul Nantes, 2-1 dei biancoazzurri sul Tolosa, per una classifica che li vede entrambi a 29 punti insieme al Nizza (Strasburgo, però, con una gara in più). Fa rumore il pareggio del Gaston Gérard, dove il Dijon impone l'1-1 a un Montpellier persosi per strada e che perde terreno dalla zona Champions.

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