"E' un incubo, sono disperato"

La disperazione di papà Horacio alla notizia del ritrovamente dell'aereo su cui viaggiava il figlio precipitato nella Manica

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"Non posso crederci. Questo è un sogno, un brutto sogno. Sono disperato". Horacio Sala, papà di Emiliano, esprime tutto il suo dolore ai microfoni di una tv locale, dopo aver appreso che i resti dell'aereo su cui viaggiava l'attaccante argentino sono stati ritrovati domenica mattina nel Canale della Manica. Il genitore ha anche spiegato di avere appreso la terribile notizia solamente dalla televisione.

Mentre la famiglia e alcuni amici dello sfortunato calciatore sono da giorni in un hotel a Nantes, Horacio è rimasto a Progreso in attesa di notizie. E la peggiore che un genitore potesse mai avere, l'ha ricevuta dalla televisione. 'Ho comunicato con loro tutti i giorni, ma dal momento che non ho Whatsapp è difficile chiamarli o chiamarmi. Mi hanno detto che i giorni passavano e non c'erano notizie di Emiliano o dell'aereo". Poi la svolta, terribile: anche se il corpo non è stato ancora ritrovato, dopo tre settimane sembra scontata l'ipotesi più terrificante.

Emiliano Sala, 28 anni, e David Ibbotson, il pilota, viaggiavano a bordo di un monomotore Piper Malibu PA-46-310P scomparso dai radar lunedì 21 gennaio a una ventina di chilometri a nord dell'isola di Guernsey. I due avevano lasciato Nantes, dove fino a quel momento l'attaccante stava giocando, ed erano diretti a Cardiff in Galles, città del club con cui aveva appena appena firmato un nuovo contratto.

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