Temperature e umidità desertiche nella capitale degli Emirati Arabi che ospita l'atto finale dell'Eurolega 24/25. Pugno duro contro i comportamenti ostili dei supporters europei
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La Uber Arena di Berlino e l’Etihad Arena di Abu Dhabi non distano solamente 6127 km. Tra l’ultima Final 4 di Eurolega disputata e quella che attirerà l’attenzione della pallacanestro europea nel prossimo weekend non ci sono solo un continente e un paio di fusi orari di differenza. C’è una diversa concezione dell’evento all’interno del panorama cittadino e dell’interesse che si vuole generare attorno a esso.
L’occasione dell’arrivo di Panathinaikos, Olympiacos, Fenerbahce e Monaco poteva infatti essere sfruttare per introdurre un minimo di conoscenza cestistica in un paese dove Il basket non è nemmeno per sbaglio uno sport nazionale. Le amichevoli di Team USA e della preseason NBA qualcosa avevano smosso, ma sono ricordi molto sbiaditi nelle parole della popolazione locale.
Se a Kaunas 2023 non si poteva che respirare l’atmosfera di una Final 4 di Eurolega, se a Berlino 2024 tutta la parte orientale della città era “brandizzata” e vestita per accogliere il meglio della pallacanestro europea, ad Abu Dhabi le partite sono e saranno un evento “come tanti altri”, perse nel continuo alternarsi e costruirsi degli Emirati Arabi Uniti.
Dall’aeroporto all’isola di Yas, si contano in numero e dimensioni molto maggiori i manifesti del Disneyland ancora in costruzione. All’esterno, le temperature e umidità desertiche (massima di 45°, umidità con picchi all'80% nelle ore nutturne) non fanno percepire la presenza di chissà quali gruppi di tifosi provenienti da Grecia, Turchia o Principato di Monaco. La strada da percorrere dall’Etihad Arena per vivere gli eventi paralleli dell’evento è gestibile solo dai trasporti offerti dall’organizzazione agli addetti ai lavori: 28 km per il Louvre Auditorium, sede della conferenza stampa di presentazione; 24 km per la Mubadala Arena, che ospita le gare dell’U18 EA7 Emporio Armani Milano nell’adidas Next Gen Finals; 32 km per la Galleria Al Maryah, teatro da domani della FanZone di EuroLeague.
Persino per la struttura che vedrà la prima palla a due alzarsi nel tardo pomeriggio di domani non fa eccezione: la capacità ridotta a 12.000 posti per le gare di pallacanestro, rispetto alla capienza massima di 18.000 per concerti o altri eventi sportivi (boxe, nuoto, arti marziali miste), renderà la visuale della Etihad Arena “monca”, col retro di uno dei due canestri occupato dalla tribuna stampa e un telone nero calato dal soffitto a separare gli spalti invenduti. Un palazzo enorme, avveniristico, dotati di qualsiasi comfort per chi deve lavorarci, ma che non si presenterà al massimo del proprio potenziale per chi vorrà viverlo.
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Le autorità emiratine sono state chiare riguardo il comportamento che il seguito delle migliori 4 squadre d’Europa – i charter dalla Grecia in particolare, nonostante i costi notevoli, sono stati riempiti da qualche migliaio di tifosi di Pana e Oly – dovranno tenere: oltre al divieto di consumo di bevande alcoliche in luoghi pubblici, cori, striscioni o atteggiamenti ostili per le vie di Abu Dhabi o sulle tribune della Etihad Arena dovrebbero essere severamente punito. Considerati gli scontri avvenuti a Berlino nel maggio 2024 e il possibile derby greco in finale, sarà curioso capire quanto le indicazioni rimarranno di facciata o quanto la cupola di vetro che pare avvolgere ogni dinamica di questa Final 4 riuscirà ad anestetizzare anche questo aspetto.
Non sono mancate comunque disavventure "divertenti", nonostante i controlli così penetranti: stando a quanto riportato da SDNA, nella serata di ieri i giocatori e lo staff del Panathinaikos sono stati portati dal pullman dell'organizzazione al Mohammed bin Zayed Stadium, impianto utilizzato per il calcio, e non all'allenamento previsto alla Etihad Arena. Lo spaesamento dei giocatori si è ripetuto al termine della sessione: il mezzo non si è diretto all'albergo in cui soggiorneranno nei prossimi giorni (Fenerbahce e Monaco si trovano all'Hilton, adiacente all'arena, mentre Pana e Oly hanno preferito andare in strutture separate) ma... all'aeroporto cui erano sbarcati qualche ora prima!
La speranza è che, nella prima Final 4 che ha esplicitamente posto in primo piano il ritorno economico rispetto a quelli sportivi ed emotivi, almeno la qualità di sfide del calibro di Fenerbahce-Panathinaikos e Olympiacos-Monaco possa rimanere intatta.