Il contratto dell'ala ha un'opzione per un altro anno: "Parlerò con la società, sarei felice di restare e non vedo problemi"
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Il bilancio del primo anno di Andrea Pecchia con la maglia dell'Aquila è più che positivo: accanto a una grande regular season, con nuovi record per il club, c'è l'indimenticabile conquista della Coppa Italia. L'ala si è raccontata in un'intervista pubblicata dal Corriere del Trentino.
"Una stagione che definirei storica per la conquista della Coppa e per il record di vittorie, ma soprattutto perché ci ha regalato immense soddisfazioni a livello umano. C'era un gruppo incredibile, un'alchimia perfetta fra italiani e americani. L'eliminazione dalla corsa al titolo dispiace ancora di più perché ci ha impedito di stare più tempo insieme".
Pecchia ha saltato il duello playoff con l'Olimpia, ma non vede l'ora di tornare utile alla causa: il suo contratto ha un'opzione per un ulteriore anno.
"Ho sofferto enormemente a non poter aiutare i compagni anche nelle piccole cose, mi ha ammazzato dentro. Avrei provato a recuperare almeno per gara 5 o per le semifinali, ma è andata così e devo accettarlo".
Tornando indietro, non poteva certo aspettarsi di sollevare un trofeo alla prima stagione.
"La consapevolezza di valere una vittoria è arrivata strada facendo. Abbiamo capito di essere una squadra forte e la Coppa Italia ci ha ripagati del grande lavoro. Non è facile trovare spogliatoi così uniti e penso che in campo si sia visto tutto il valore di questa dinamica".
Che Pecchia e Trento vogliono portarsi dietro anche nella prossima stagione.
"A tutti piacerebbe vincere ancora qualcosa o essere ancora tutti insieme, ma sappiamo che le cose cambiano. Il sogno sarebbe di ritrovare lo stesso spirito ed entusiasmo. Sarei felice di restare a Trento, tra qualche settimana ci sederemo al tavolo con la società e prenderemo una decisione, non vedo problemi".
Per provare, magari, a diventare l'erede di Toto Forray. "Sarebbe un onore. Quest'anno Toto è stato la mia guida. Quando vedi quanto ci mette l'anima in partita e in allenamento non puoi davvero pensare di dare qualcosa in meno. Per tutti è una costante fonte di ispirazione".