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Us Open, chi è Iva Jovic: la 17enne che sfida Paolini e s'ispira a Sinner

Questa notte il rematch della sfida di Indian Wells tra la statunitense e Jasmine 

27 Ago 2025 - 10:35
 © Getty Images

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Un anno dopo aver superato il primo turno a 16 anni, Iva Jovic è ancora una volta al secondo turno dello US Open. E sarà proprio la giovane statunitense, una delle otto teenager in tabellone, a sfidare Jasmine Paolini nella notte italiana tra mercoledì e giovedì sul Louis Armstrong Stadium. Nata il 6 dicembre del 2007 da papà serbo e mamma croata (immigrati negli Stati Uniti) Jovic, oggi 17enne, è arrivata a New York forte del best ranking di n. 73 al mondo, concretizzatosi grazie al terzo turno raggiunto al Cincinnati Open con la vittoria più prestigiosa della sua carriera, sull'allora n. 23 Linda Noskova.

Allo US Open, invece, ha sconfitto in due set la n.119 Aliaksandra Sansovich, superando per la terza volta su quattro Slam il primo turno nel 2025. All'Australian Open e al Roland Garros, a fermarla fu Elena Rybakina, mentre ora - dopo la sconfitta all'esordio a Wimbledon ritroverà Paolini, già affrontata al secondo turno ad Indian Wells, con vittoria dell'azzurra, per 76(3) 16 63 dopo due ore e 10 minuti di lotta.

Un rematch che arriva a quasi sei mesi di distanza dal primo, e a due mesi di distanza dalla vittoria nel WTA 125, che a Jovic è valso l'ingresso in Top 100. "Partire dai tornei ITF ti insegna quella disciplina che ti porta a presentarti ogni giorno in campo e a risolvere problemi - ha raccontato dopo la vittoria su Sasnovich a Tennis.com -. Questo è fondamentale per affrontare gli eventi più importanti. Penso che sarà molto divertente giocare contro Paolini, ad Indian Wells è stata molto combattuta e sono contenta di poterla sfidare di nuovo. È il tipo di esperienza di cui ho bisogno in questo momento".

Un approccio umile ereditato evidentemente dalla storia familiare, con i genitori - due farmacisti - che dopo il trasferimento negli Stati Uniti "hanno dovuto ricominciare da zero". "Penso di aver imparato molto dai miei genitori sul duro lavoro, e sul fatto che bisogna guadagnarsi tutto ciò che arriva", aveva detto in un'intervista di qualche settimana fa al sito del Cincinnati Open.

In quel caso, aveva anche parlato dei suoi modelli e delle sue ispirazioni, tra quali, su tutti, Novak Djokovic e Jannik Sinner, che ha menzionato nuovamente, con un piccolo aneddoto: "Finalmente posso dire di aver incontrato Djokovic a Wimbledon, ne sono molto felice. Ci siamo solo presentati, è stato breve, c'era anche la sua famiglia. Mi ha augurato tanta fortuna e mi ha detto di continuare lavorare. Oggi - ha poi aggiunto - mi diverto molto con la rivalità tra Sinner e Alcaraz, e devo dire che il mio preferito è Jannik. Mi piace moltissimo come gioca, e lo posso considerare un modello per me. Ruberei qualsiasi cosa di ciò che fa in campo".

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