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Matteo supera lo spagnolo 2-0 (6-3, 6-4): se Cobolli vince contro Munar gli azzurri sono Campioni
di Redazione© Getty Images
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L’Italia è a un passo dalla terza Coppa Davis consecutiva: nella finale contro la Spagna Matteo Berrettini regala il primo punto agli azzurri superando Pablo Carreno Busta in due set, con il punteggio di 6-3, 6-4 in un’ora e diciassette minuti. Un break per parziale per il romano, che dà la chance a Flavio Cobolli di chiudere i conti. Se anche il secondo match singolare dovesse sorridere agli azzurri, arriverebbe il terzo titolo in tre anni.
BERRETTINI-CARRENO BUSTA
Matteo Berrettini implacabile in questa edizione di Coppa Davis: anche in finale il romano vince il suo match singolare portando l’Italia sull’1-0 contro la Spagna. Pablo Carreno Busta si arrende in due set dopo poco più di un’ora e un quarto. Matteo parte bene, anche se l’iberico fa molta meno fatica inizialmente nei suoi turni di battuta. La tensione sale, e sul 4-3 il numero 56 del ranking Atp trova il primo break di giornata, per allungare sul 5-3 e chiudere con il 6-3 nel proprio turno di battuta. Matteo ha subito due palle break anche nel primo game del secondo set, ma Carreno Busta salva il servizio e il match resta in parità. L’equilibrio regna sovrano fino al 4-4, quando Berrettini infila il secondo break dell’incontro, per poi (anche in questo caso) archiviare la pratica a servizio con il 6-4 che vale il definitivo 2-0. Primo punto per l’Italia contro la Spagna, se Cobolli dovesse avere la meglio su Munar gli azzurri sarebbero Campioni.
BERRETTINI: "FELICE, MA RESTIAMO CON I PIEDI PER TERRA"
Al termine della sfida, Berrettini ha parlato a SuperTennis: "Non ci sia abitua mai a tutto questo e non voglio abituarmi. Difficile parlare ora, sono super felice ed emozionato di sentirvi però dobbiamo restare con i piedi per terra perché ora c'è Flavio, ma davvero grazie a tutti per il supporto". Che poi aggiunge: "Stamattina ero un po' teso come è giusto che sia, ma il risultato è la cosa più importante: è andata bene e ora andiamo avanti. Non importa chi scende in campo o chi sta a casa: la squadra è lunga, siamo in tanti a giocare bene a tennis e che cercano di fare il massimo in campo. Ora ancora forza Flavio e daje".
Poi conclude: "Sono molto contento della vittoria e al di là di come ho giocato e di come mi sono sentito la cosa più bella è stata sentire il calore della gente, le emozioni. Cantare l'inno è sempre emozionante e ho usato questa energia per scavalcare i momenti più complicati, quando sentivo di avere le chance e non riuscivo a sfruttarle. Sono rimasto composto con le emozioni e questa è stata la chiave. Ora speriamo ci sia solo un'altra partita da giocare, il tempo di fare una doccia e andrò a fare il tifo".