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OSPITE A VERISSIMO

Tennis, Becker: "Con Sinner ci somigliamo: capelli rossi e... anche a lui piacciono le donne bellissime"

L'ex campione di tennis, vincitore di sei tornei del Grande Slam (il più giovane nella storia di Wimbledon a 17 anni), due Coppe Davis e l'oro olimpico in doppio a Barcellona, si racconta a Verissimo: "In carcere ho vissuto momenti terribili"

di Antonella Pelosi
22 Nov 2025 - 22:17
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"Chi è il mio erede nel mondo del tennis? Tra me e Sinner ci sono delle somiglianze: per cominciare abbiamo entrambi i capelli rossi e la pelle molto bianca". Così l'ex campione Boris Becker ospite di Silvia Toffanin a Verissimo. Aggiungendo poi: "E ora ho visto che anche a lui piacciono le donne bellissime, quindi un'altra cosa che ci accomuna", riferendosi all'attuale fidanzata del numero due del mondo Laila Hasanovic. "Per diversi anni sono stato allenatore di Djokovic. Continuo ad avere rapporti con tennisti di alto profilo e a lavorare come commentatore. Ringrazio la comunità del tennis che mi ha permesso di restare nell'ambiente dopo il carcere". E Becker ha raccontato della vita dietro le sbarre, dove è finito dopo la condanna per bancarotta e dove è rimasto per 200 giorni. "Non mi sarei aspettato mai una cosa del genere, soprattutto di finire in galera. La mia vita è stata sempre un sali e scendi, perché spingo sempre oltre i limiti", ha detto l'ex campione tedesco, vincitore tre volte a Wimbledon (la prima a 17 anni nel 1985, record per il torneo londinese), due agli Australian Open e una volta agli Us Open. "In carcere non ero più Boris Becker ma semplicemente un numero. La prima notte è stata terribile, c'erano urla infinite. Alla fine ci si abitua. Ci sono stati due episodi difficili. Sono stato aiutato da una guardia prima che mi accadesse qualcosa di veramente brutto. Poi un'altra volta sono stato minacciato, ho vissuto momenti terribili". A Verissimo Becker era accompagnato dalla moglie Lilian de Carvalho Monteiro, che lo ha fatto diventare padre per la quinta volta a 58 anni, compiuti oggi.