Sinner, rientro vincente: a Pechino batte Cilic in due set
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Jannik ancora in certo per le final eight. Due anni fa, tra le polemiche, saltò la prima fase ma trascinò l'Italia alla vittoria finale
Che ci sia o meno, si parla sempre di lui. Come ogni anno quando ci si avvicina al periodo della Coppa Davis la domanda è sempre la stessa: Jannik Sinner farà parte della squadra dell'Italia? Un dubbio solo apparentemente scontato visto il precedente del 2023 e le recenti dichiarazioni sibilline del numero due del mondo ("Non ci sto pensando, onestamente non ho ancora deciso").
La storia di Jannik Sinner è legata a doppio filo con la Coppa Davis. Fa effetto ripensare a come era visto di questi tempi soltanto due anni fa, dopo aver fallito l'assalto al primo Slam in carriera e "disertato" la fase a gironi di Davis. In particolare le critiche per non aver risposto alle chiamate per rappresentare l'Italia furono durissime. Poi però la scelta di Jannik e il suo team si rivelò tanto impopolare quanto azzeccata: Sinner si fermò dopo la cocente sconfitta con Sasha Zverev agli Us Open per poi prendersi la scena dai quarti di Davis contro l'Olanda in avanti. In particolare nella già storica semifinale contro la Serbia di Novak Djokovic: l'italiano annulla tre match point e batte per la prima volta il serbo spianato la strada degli azzurri (non prima di aver liquidato l'Australia) verso la vittoria della seconda Insalatiera nella storia. Per tanti è stato proprio quel match a far fare un "click" mentale a Jannik spingendolo al tanto atteso salto di qualità nel 2024, la stagione della consacrazione definitiva con i due Slam vinti (Australian e US Open) e il bis in Davis.
È chiaro che capitan Filippo Volandri non farebbe mai a meno di Sinner, nemmeno contro la modesta Austria, avversario dell'Italia negli ottavi di Davis. L'esordio soft però potrebbe convincere l'altoatesino a prendersi un turno di riposo. Una pausa che potrebbe rivelarsi fisiologica dando un'occhiata al calendario di Sinner. Le prossime settimane del numero due al mondo, attualmente impegnato nel 500 di Pechino, potrebbero infatti essere pienissime: prima il 1000 di Shanghai l'1 ottobre, poi il 15 il Six Kings Slam di Riyad seguito dal 500 di Vienna (20 ottobre) e da Parigi Bercy (27 ottobre). Per chiudere le Atp Finals che, in caso di finale, si protrarrebbero fino al 16 novembre, appena due giorni prima dell’inizio della Coppa Davis a Bologna. Due mesi in apnea che non permetterebbero a Sinner di recuperare dalle fatiche di tante partite e, soprattutto, di lavorare su aspetti del suo gioco che si era promesso di rivedere dopo la netta sconfitta con Carlos Alcaraz agli Us Open. In Davis la Spagna del fresco numero uno al mondo potrebbe arrivare soltanto in un'ipotetica finale, ancora lontana. Nelle prossime settimane Sinner e il suo team scioglieranno le riserve anche sulla base dei risultati nei tornei che verranno: in ogni caso la scelta sarà orientata per arrivare al massimo sia per eventuali semifinali o finali di Davis che per la prossima stagione.
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