In queste prime giornate sono già molti gli episodi che destano preoccupazione per le condizioni dei tennisti
Al Masters 1000 di Shanghai è allarme calore. Le condizioni in cui si deve giocare (caldo afoso, umidità unite a una scarsa circolazione d'aria nel palazzetto) iniziano a destare qualche preoccupazione. Le parole di Jannik Sinner dopo la vittoria su Altmaier ("Qui è molto più umido, si sente di più la fatica") sono soltanto l'ultimo indizio di una situazione già emersa nel corso di questo torneo e che rischia di sfuggire di mano.
Per conferma basta dare un'occhiata all'altro match del 1000 cinese che in giornata ha visto impegnato un italiano: Musetti contro Comesana. L'argentino ha fatto spaventare tutti quando all'ultimo cambio di campo nel secondo set si è sentito male, finendo per accasciarsi sui tabelloni proprio per l'eccessivo calore. Provvidenziale l'intervento del tennista carrarino che ha prontamente soccorso il suo avversario portandogli l'asciugamano con il ghiaccio che i tennisti usano per rinfrescarsi in ogni cambio campo. Dopo l'intervento dell'azzurro Comesana è riuscito a rimettersi in piedi e a terminare la partita, non prima però di essere visitato dai medici del torneo che gli hanno misurato la pressione. Il risultato del secondo parziale, 6-0, si spiega anche con le precarie condizioni dell'argentino.
Nelle giornate precedenti del torneo un altro episodio dovuto alle temperature estreme ha fatto discutere. Si tratta del match tra Rinderknech e Medjedovic. Il serbo ha di fatto costretto l'arbitro a sospendere la partita e mendarlo negli spogliatoi a cambiarsi perché l'eccessiva sudorazione rendeva il cemento scivoloso e pericoloso. La partita è stata sospesa per circa otto minuti prima che anche Rinderknech, infastidito dal lungo stop, iniziasse a camminare per il campo senza scarpe e con i calzini impregnati di sudore per sostenere di aver bisogno di cambiarsi. Questo match, a tratti paradossale, si è concluso con il ritiro di Medjedovic (che aveva vinto il primo set) per un problema alla schiena che potrebbe essere stato aggravato dal caldo afoso.