LE PAROLE

Loftus-Cheek: "Milan aggressivo e offensivo: io e Pulisic abbiamo fame"

Il centrocampista inglese: "Torno a giocare come mi piace: spero di fare più gol"

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Loftus-Cheek: "Milan aggressivo e offensivo: io e Pulisic abbiamo fame" - foto 1
© Getty Images

Tra tanti giovani promesse e qualche scommessa, lui e Pulisic sono le certezze. Loftus-Cheek, tra i protagonisti di questo pre-campionato del Milan, ha fatto il punto sulle sue prime settimane in rossonero e chiarito i suoi obiettivi per la stagione che sta per cominciare: "Io e Pulisic arriviamo dallo stesso club, siamo affamati, abbiamo l'occasione di giocare in un nuovo paese e per un Club molto importante - ha detto -. Speriamo di poter sfruttare al meglio questa occasione". 

Tra le novità che lo riguardano c'è un ruolo più avanzato che Stefano Pioli sta costruendo per lui, sfruttando l'esperienza di Sarri al Chelsea, quando, appunto, Loftus-Cheek disputò la sua migliore stagione: "Quest'anno ho la possibilità di tornare a giocare come mi piace e spero a segnare di più - spiega il centrocampista inglese -. Stiamo imparando a mettere in campo quel che ci chiede il mister, lui vuole un calcio molto aggressivo e offensivo"

E in effetti questa sembra la direzione presa dal tecnico rossonero, pronto a passare a un 4-3-3 ibrido che porta spesso Loftus-Cheek a ridosso degli attaccanti. Meno compiti difensivi, anche se saranno comunque fondamentali per garantire equilibrio alla squadra, e maggior contributo in fase offensiva. Specialmente contro il Real, l'ex Chelsea è finito spesso per trovarsi sulla trequarti, di fatto a ridosso della punta, e da lì, oltre a cercare l'assist, ha mostrato una certa facilità a cercare il tiro. Il suo cambio di passo garantisce tra l'altro superiorità numerica in una zona del campo dove non ci saranno più gli spunti di Brahim Diaz. Più forza e progressione e meno gioco nello stretto, inseguendo il medesimo risultato. 

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"Arrivare in un nuovo paese, con una nuova lingua, è sempre una sfida - ha continuato -. Devo dire che i compagni, specialmente quelli che parlano bene inglese e che già conoscevo, mi stanno aiutando molto a superare questa "prima barriera". Mi sento veramente bene, sono nel posto giusto. In queste settimane stiamo imparando a mettere in campo quel che ci chiede, lui vuole un calcio molto aggressivo e offensivo, una manovra fluida. Vogliamo la palla tra i piedi, abbiamo le qualità per costruire tanto come ci chiede il Mister: più giochiamo, più riusciamo ad affinare gli automatismi e il feeling tra di noi".

Adesso sulla strada dei rossoneri ci sarà il Barcellona, ultimo atto della tournée americana del Milan:  "Dispiace non aver vinto le due precedenti, ma comunque entrambe le partite ci hanno lasciato molti spunti positivi su cui lavorare - ha spiegato -. Penso che abbiamo giocato bene sia contro il Real Madrid sia contro la Juventus, questa fase della stagione ci deve permettere di accumulare minuti insieme, di crescere, di aumentare il feeling tra di noi. Contro il Barcellona avremo una grande occasione per far bene, siamo consapevoli di poter giocare un'ottima partita".

Magari con un suo gol decisivo: "Nel 2018/19 ho segnato 10 gol al Chelsea con Sarri in panchina, perché occupavo una posizione più avanzata e questo mi permetteva di essere più presente in zona gol. Poi, per via di qualche infortunio e per il fatto di aver giocato più arretrato, ho un po' perso il feeling con il gol, ma quest'anno ho la possibilità di tornare a giocare come mi piace e spero a segnare di più".

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