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Milan, Okafor si presenta: "Parlo col Milan da 9 mesi, qui per alzare lo scudetto"

Lo svizzero alza subito l'asticella: "Odio perdere, mi considero il gemello di Leao" 

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È stato il colpo meno costoso dell'attacco del Milan alle spalle di Romero in questo primo scorcio di mercato, ma ambizione e voglia di affermarsi di certo non gli mancano. Noah Okafor aspetta con ansia il suo esordio in maglia rossonera, e ha già le idee chiare: "Abbiamo una squadra forte e io spero di vincere la Serie A subito - ha esordito lo svizzero nel corso dell'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport -. Serve sempre energia, a volte si perdono delle partite ma dalle sconfitte si impara. E poi io odio perdere".

Odia perdere l'ex Salisburgo, un sentimento condiviso in quel di Milanello sicuramente da compagni e allenatore che "sono fantastici, con Pioli va benissimo - ha proseguito Okafor -. Sono molto felice e sono davvero fiducioso per il futuro. Sto bene, sono stato fuori nelle ultime settimane ma dalla prossima sarò in gruppo. Perche sono venuto qui? Ho scelto i rossoneri perché mi hanno voluto molto. In autunno ho giocato e segnato contro il Milan in Champions e da allora siamo rimasti in contatto. Maignan mi ha detto che il mio gol è stata fortuna perché il pallone è passato tra le sue gambe, ma sul dribbling a Kalulu non si discute: l'ho cercato e poi un gol è sempre un gol. E' chiaro che avevo altre offerte, ma per me è stato sempre tutto chiaro. I tifosi, lo stadio di San Siro, tutto: è un nuovo passo per la mia crescita. Il Milan è rimasto in contatto con me per 6-9 mesi, contatti che nelle ultime due settimane sono diventati più intensi. Hanno visto che stavo bene, poi tutto è stato fatto in tre-quattro giorni ed eccomi qui".

Inevitabile un confronto con Leao: "Siamo come gemelli - ha assicurato Okafor -. Entrambi dribbliamo molto bene, siamo giovani, abbiamo lo stesso humor. Ci siamo parlati per la prima volta dopo una partita tra Svizzera e Portogallo, poi ci siamo scambiati messaggi dopo la doppia sfida in Champions e siamo stati avversari anche al Mondiale. Abbiamo un bel rapporto, non vedo l'ora di giocare con lui. Il mio ruolo? Posso giocare a sinistra, a destra e da attaccante al centro. Sono flessibile. Devo adattarmi a un nuovo Paese, con una nuova tattica e nuove squadre, ma ci sono già passato con il Salisburgo".

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