A Bergamo si va verso il cambio in panchina: in pole c'è l'ex tecnico della Fiorentina
di RedazioneDopo la pesante sconfitta contro il Sassuolo, la panchina di Ivan Juric è a forte rischio. Al tecnico serbo, già in bilico da tempo, sembra non essere bastata la vittoria in Champions contro il Marsiglia per strappare alla società nerazzurra altro tempo e fiducia. Vista la lezione rimediata da Berardi & Co. e la posizione in classifica, il futuro dell'ex allenatore Southampton è ormai segnato definitivamente e il cambio di guida tecnica sembra ormai inevitabile.
Nomi alla mano, al momento sono due i principali candidati a sostituirlo. Dopo aver rifiutato di tornare alla Fiorentina per il post Pioli-Pradè, Raffaele Palladino è il profilo in pole per guidare la Dea mantenendo invariato l'assetto tattico e provando a lavorare ancora nel solco della via tracciata da Gasperini. Nelle ultime ore si sono infittiti i contatti con il tecnico, pronto a tornare in panchina a pochi mesi di distanza dall'addio alla Fiorentina.
Più defilato nelle preferenze dei Percassi invece ci sarebbe Thiago Motta, il cui ingaggio farebbe anche molto felice la Juve, che così potrebbe liberarsi dello stipendio del tecnico ancora a libro paga dopo l'esonero. Ipotesi da non scartare completamente viste le caratteristiche dell'allenatore e i buoni rapporti tra bianconeri e nerazzurri. A Bergamo c'è aria di cambiamenti.
JURIC DOPO IL SASSUOLO: "INSPIEGABILE"
"La responsabilità è sempre dell'allenatore, sia nel bene che nel male. Sia i giocatori che io, davanti ai tifosi, abbiamo riconosciuto di non essere stati all'altezza. Non sono assolutamente preoccupato. Mercoledì sera eravamo entusiasti per la vittoria di Marsiglia, c'era la sensazione di poter battagliare con chiunque. Adesso le sensazioni sono opposte. Non ho ancora parlato con nessuno della società" così Ivan Juric dopo la sconfitta dell'Atalanta contro il Sassuolo.
"Il Sassuolo si è messo dietro bene, c'è stata da parte nostra poca concentrazione, non abbiamo capito che bisognava muovere bene la palla ma anche difendere molto bene. Il primo gol è stato un regalo, eclatante anche il secondo per disattenzione. Se la situazione mi preoccupa? In campionato non stiamo andando bene ma oggi ho visto poca concentrazione sui particolari". Così a Dazn il tecnico croato. "Puoi trovare difficoltà contro squadre chiuse ma si deve stare su pezzo. La differenza di rendimento nell'arco di una settimana? Oggi è inspiegabile, c'è stata la botta di adrenalina con la vittoria sul Marsiglia e pensavo sinceramente che si poteva andare avanti su questo. Nei due giorni di allenamento le sensazioni erano buone. Non abbiamo impattato bene, bisogna essere più sul pezzo e non permettere agli avversari di fare gol facili", ha concluso.