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Amarcord

Vi ricordate della Volkswagen Lupo da 33 km/l?

A inizio anni Duemila la sperimentazione motoristica - soprattutto in Germania - aveva raggiunto livelli impressionati per prestazioni ed efficienza. Come nel caso della Lupo 3L

di Tommaso Marcoli
25 Nov 2025 - 15:32
 © Ufficio Stampa

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Si fa un gran parlare di transizione energetica e si finisce sempre a discutere dei grandi temi che la definiscono: automobili elettriche, efficienza, risparmio. Sarebbe un errore considerali prerogativa esclusiva di quest'epoca - ossessionata più da un'idea idealizzata che da un progresso concreto - e ridursi a considerare la precedente esperienza con i motori a combustione come fine alle sole prestazioni. Soprattutto tra fine anni '90 e inizio anni '00, si assistette a una sperimentazione tecnica intensa che portò a dei risultati che, ancora oggi, non dovrebbero essere trascurati.

Volkswagen Lupo 3L: l'ultracompatta diesel da 33 km/l

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Una stagione d'innovazione
Molto dell'innovazione motoristica di quel periodo lo si deve a un Paese - la Germania - e a una persona nello specifico: Ferdinand Piëch. A capo del Gruppo Volkswagen, intraprese numerosi progetti per affermare la superiorità tecnica delle sue automobili, e produsse brevetti di cui c'è traccia ancora oggi. E se il motore W16 di Bugatti e il V10 aspirato di Audi restano splendidi esercizi, è il TDI ad aver ridefinito i criteri di produzione e utilizzo dell'automobile. Criteri ancora validi fino a qualche anno fa.
Il diesel
Su questa alimentazione si concentrarono gli sforzi per una gamma di prodotti di massa che fosse soprattutto conveniente quando utilizzata. La sintesi di questa visione trovò concretezza nella Volkswagen Lupo 3L. Una vettura ultra compatta - 3,53 metri di lunghezza - ed equipaggiata con un motore 1.2 litri 3 cilindri turbo Diesel da 61 CV. I risultati sbalordirono: in media consumava 2.9l/100 km. Significa percorrere in media 33 km con un litro di gasolio. E pensare che oggi si cerca una e-car europea che costi poco e permetta di risparmiare quando la si ricarica.
Non fu un successo
Realizzata con standard qualitativi elevati, la Lupo non fu un successo commerciale sebbene le ottime premesse. Costava troppo e il valore aggiunto derivante dalla sua efficienza non era percepito. Volkswagen arrivò troppo in anticipo e non intercettò un reale bisogno: 25 anni fa la necessità di un'auto sostenibile non era avvertita. Il suo messaggio non riuscì a comunicare la portata del cambiamento che, invece, di lì a una decina d'anni avrebbe indirizzato tutte le strategie di sviluppo.
Troppo in anticipo
La Volkswagen Lupo 3L rimane però un punto di svolta. Provò discretamente a suggerire una nuova direzione all'industria dell'auto europea con l'esempio più che con l'imposizione. Arrivò in un'epoca in cui era ancora l'automobilista a stabilire, con il suo gusto e le sue richieste, il mercato senza che la politica si permettesse di manipolarlo. Oggi non si può dire lo stesso, sebbene un'automobile come la Lupo - probabilmente - troverebbe molti consensi. Chissà: se fosse arrivata con tempismo, oggi, forse, parleremmo ancora di diesel.