Roma senza bomber: Dzeko dimentica la crisi in Croazia, Schick non ingrana

Il bosniaco ha sfruttato il giorno libero concesso da Di Francesco per raggiungere un amico

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La sconfitta con la Juve, il pareggio con il Sassuolo, un attacco che non segna più, e la vetta che si allontana, con il Napoli scappato a nove punti di distanza (anche se con una partita in più) e la Juve a otto. La Roma di Di Francesco ha chiuso il 2017 senza riuscire a tenere il ritmo delle due pretendenti al titolo e con un problema da risolvere: l'attacco non segna più. Quello giallorosso è soltanto il settimo attacco della Serie A con 29 reti fatte, ma preoccupa soprattutto la sterilità di Dzeko, pizzicato anche dal suo allenatore. Il bosniaco non vede più la porta, e nelle scorse ore ha attirato su di sé anche le critiche di parte del tifo giallorosso per aver deciso di volare in Croazia: ha sfruttato il giorno libero concesso di Di Framcesco per partecipare ad un concerto di un amico.

Da Roma a Dubrovnik il volo è relativamente breve, eppure se ne potrebbe parlare a lungo, anche perché il momento di Dzeko è delicato. L'attaccante ha smarrito la via del gol da un mese (e 7 partite), ma ha comunque deciso di volare in Croazia per cercare un po' di relax. Il centravanti giallorosso, infatti, dopo il match dell'Olimpico con il Sasuolo è partito per andare ad assistere al concerto del cantante serbo Zeljko Joksimovic (nella foto) insieme alla moglie Amra ed alcuni amici.

Con lui non c'era Patrick Shick, l'altra faccia della crisi giallorossa. Anche il ceco sta faticando: qualcuno lo ritiene incompatibile con Dzeko, altri invece pensano che il problema sia la collocazione in campo che Di Francesco ha scelto per lui, ovvero come attaccante alto a destra. Le gambe però non girano ancora, e il ruolo è troppo dispendioso. Più vicino alla porta renderebbe sicuramente meglio, ma al momento lo schema di DiFra non prevede una coppia d'attacco. C'è tutto un girone di ritorno da giocare, il tempo per cambiare assetto non manca, ma là davanti corrono: per riprendere il ritmo delle big, servono i bomber. E i loro gol.

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