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Gasperini sul gioco di Fabregas: "La gente vuole dribbling, non il calcetto"
di RedazioneLa vigilia del big match Juventus-Roma diventa l'occasione per un manifesto ideologico firmato Gian Piero Gasperini. L'allenatore giallorosso, oltre a presentare la sfida contro i bianconeri, ha lanciato una critica verso alcune tendenze del calcio moderno, prendendo come esempio proprio il Como di Cesc Fabregas, avversario appena superato per 1-0.
Gasperini non usa giri di parole e punta il dito contro l'abuso del possesso palla difensivo. "A me ciò che non piace del calcio attuale è la situazione del portiere", ha esordito il tecnico in conferenza stampa. "Si è messa la regola degli 8 secondi che viene applicata pochissimo e prima che inizi a giocare, quando mette palla a terra, ne passano 30". Il riferimento al Como diventa esplicito quando Gasperini analizza la mole di gioco gestita dall'estremo difensore: "Bisognerà ridurre anche quante volte gioca palla il portiere: in Inter-Como, Butez l'ha toccata 51 volte e questo alla gente non piace". Per l'allenatore della Roma, questa strategia rallenta il gioco e tradisce lo spirito dello sport: "Quando vedo il portiere tenere palla 20-30 secondi non mi piace".
La critica di Gasperini si sposta poi sul piano estetico e dell'intrattenimento. Secondo il mister, il rischio è quello di trasformare la Serie A in una disciplina diversa, meno attraente per i tifosi. "Bisogna andare avanti, la gente vuol vedere contrasti, dribbling, giochi in avanti", ha tuonato Gasperini, lanciando un avvertimento: "Altrimenti si rischia che diventi più simile al calcetto, bello da giocare ma brutto da vedere".
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