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VERSO ROMA-MILAN

Roma, Ranieri: "Abbiamo messo le fondamenta per il futuro, ora sbagliare il meno possibile"

Il tecnico giallorosso torna anche sul rigore prima concesso e poi tolto a Bergamo nella conferenza pre-Milan: "Resto della mia idea, parlo di uniformità e protocollo"

16 Mag 2025 - 13:31

"Una competitiva per il vertice nella prossima stagione? Il senso credo di averlo detto quando sono arrivato: abbiamo due aperture di mercato dove saremo ristretti, cercheremo di sbagliare il meno possibile. Tante volte poi non vince la più forte, ma chi ha costruito qualcosa". Così Claudio Ranieri a due giorni dalla gara con il Milan. "Abbiamo giocato a viso aperto con una squadra formata in nove anni (l'Atalanta, ndr) - ha aggiunto -. Mi verrebbe da dire allora che siamo là, ma no. Abbiamo messo le fondamenta, ora piano piano costruiremo una squadra che sarà un orgoglio per i tifosi". E poi ancora: "I mercati sono sempre aperti a mille situazioni. Noi cercheremo di fare del nostro meglio per dare ai tifosi una squadra competitiva. Ma è importante lo zoccolo duro, è importante la mentalità, è importante tutto quello che abbiamo costruito quest'anno. Questa è una squadra seria, una squadra che si impegna, una squadra che fa squadra. Sono giocatori che si aiutano l'uno con l'altro e noi non possiamo sbagliare i giocatori che arrivano".

A proposito di Atalanta, il tecnico giallorosso è tornato anche sul rigore prima concesso e poi tolto a Bergamo: "Resto della mia idea. Io non sto giudicando se era rigore o non era rigore, io parlo di uniformità di intenti e del protocollo VAR. Chiaro ed evidente errore: ci sono stati sia nel nostro campionato di quest’anno in Italia, sia in Champions League alcuni errori molto simili. E il VAR non è intervenuto. Io solo questo dico. Anche per regolarmi sul cosa dire a miei giocatori. Poi il presidente difende il proprio operato, dei suoi. Anch’io farei lo stesso con i miei giocatori. Poi in forma privata gli dico quello che penso. Io non discuto se era o non era rigore. Io discuto quando è chiaro ed evidente. Perché quello che è successo a noi, è successo in altre occasioni. In Italia in questo campionato e in Champions League. E il VAR non è intervenuto. E allora è per sapere". 

Domenica sarà l'ultima sulla panchina dell'Olimpico per il tecnico romano: "Non lo so se il club ha organizzato qualcosa, se lo hanno fatto è giusto che non me lo dicano. Sono 500 in Serie A, sono contento. Ma il passato lo riguarderò al termine della stagione, avrò tempo per rivedere tutto - ha detto prima di abbandonarsi ai ricordi - Io ricordo da ragazzo quando ero nel settore giovanile della Roma, solo a vedere i giocatori che giocavano mi batteva il cuore, forte. Chissà se un giorno sarò pure io in campo mi chiedevo. Per cui è logico che salire gli scalini è una cosa che va oltre. Poi vedere lo stadio pieno..."

Tornando all'attualità, Ranieri ha parlato poi dell'obiettivo Europa: "Da allenatore è importante perché voglio arrivarci, perché penso a dove l’abbiamo presa e a quello che abbiamo fatto. I sacrifici che hanno fatto i ragazzi. La voglia e la determinazione, i tifosi. Tutto questo è super importante. Poi dopo tutto, si pensa all'aspetto finanziario, che è importante per la società".

Poi ancora un po' di mercato, a partire dall'ex della partita, Alexis Saelemaekers, che nelle ultime gare ha visto ridursi molto il suo minutaggio: "Soulè si è adattato bene su quella fascia e Saelemaekers aveva fatto una combinazione con Dybala meravigliosa, perché si scambiavano la palla a 2000 all’ora, creavano dei problemi all’avversario, mancandogli Dybala ho visto che non era più lo stesso. E allora ho cercato di cambiare e di dare un qualcosa in più. Ma Alexis è sempre nella mia mente perché è un giocatore importante". Il futuro? "Cercheremo di fare del meglio che possiamo fare seguendo la linea dei giocatori che abbiamo. Senza stravolgere troppo". 

Infine il retroscena su Bove: "Voi non lo sapete ma io lo chiesi a Josè e lui mi disse 'No, lo tengo io qua'. Perchè se no me lo sarei portato a Cagliari. Per cui gli faccio i migliori auguri e gli auguro tutto ciò che desidera. Non lo conosco di persona, ma basta poco per capire che tipo di intelligenza ha quel ragazzo".

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