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VERSO ROMA-LILLE

Roma, Gasperini: "Lille dinamico, organizzato e offensivo: servono concentrazione e attenzione"

Il tecnico giallorosso alla vigilia del match di Europa League: "La fatica non è fisica, ma mentale"

01 Ott 2025 - 14:37
 © Getty Images

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Il Lille "è un'ottima squadra, molto dinamica, organizzata e che gioca anche in modo molto offensivo". Così Gian Piero Gasperini in conferenza stampa prima del match di Europa League tra la Roma e la squadra francese. "Ha avuto un inizio campionato con alcuni risultati non favorevoli - ha proseguito il tecnico giallorosso - ma le prestazioni sono sempre state positive. Dovremo essere attenti e preparati perché affronteremo una squadra di alto livello. Giroud? Un esempio, attaccante eccezionale".

Fondamentale, per Gasperini, alzare il livello di attenzione, dunque: "La fatica col Verona non è stata fisica, ma più sulle motivazioni. Non è facile uscire da una partita come il derby che ti toglie energie nervose. Aver segnato prima forse ha condizionato la partita, ma non ho mai pensato potesse essere un problema fisico. Il problema è sempre rientrare nella partita e valutare bene l'avversario, ci sta che in tre partite pensi che il Verona possa essere l'avversario meno ostico e poi si rivela difficilissimo. Dobbiamo acquisire queste abitudini, nel calcio di oggi con le coppe e le nazionali si gioca tre partite a settimana per undici mesi all'anno, questa ormai è la normalità".

Intanto si è sbloccato Dovbyk, Gasp aspetta ora Ferguson: "E' giovane, un classe 2004 che ha fatto molto bene due anni fa. La scorsa stagione ha avuto difficoltà per infortuni e per il cambio di squadra a gennaio, ha giocato poco e il tentativo con lui è quello di riportare quelle speranze che c'erano su di lui quando da giovane era partito così bene. Si sta applicando, lui e Dovbyk si stanno alternando. È importante la loro crescita principalmente dal punto di vista atletico. In questo momento in attacco, con Dybala e Bailey fuori, abbiamo poche alternative e questo ci costringe a usare sempre gli stessi giocatori, a partita in corso o dall'inizio. L'unico problema nel giocare con così tanta frequenza possono essere gli infortuni. Abbiamo giocato a temperature alte, due volte alle 12.30 e una alle 15. Ma si tratta comunque di ragazzi che sono allenati bene, che possono recuperare in poco tempo ed essere pronti per la partita successiva".

Gasperini è anche tornato sulla sua necessità di uscire dalla "zona di comfort" e adattarsi al gruppo a disposizione, manifestata prima del match col Verona. "Parlavo delle abitudini e delle consuetudini che hai acquisito negli anni mentre poi ti trovi con altre situazioni. Per essere chiari: non è usuale per me finire le partite con due centrocampisti in attacco come successo nel derby o all'inizio. Però la situazione in questo momento ti spinge a fare un po' anche questo".

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