"Mission impossible". José Mourinho definisce così la sua nuova avventura alla Roma, che scatterà il 6 luglio, giorno della data del ritiro giallorosso. "La definisco impossibile nel senso che la gente mi guarda considerandomi in un solo modo: un vincente - ha detto lo Special One in un'intervista al mensile portoghese GQ - La Roma mi ha voluto fortemente, è stata una cosa istantanea o quasi, la mattina il Tottenham mi ha esonerato e il pomeriggio la Roma mi ha chiamato. Ci ho messo pochissimo a dire sì".
La Roma, ammette Mourinho, ha riacceso il fuoco dentro di lui: "I Friedkin mi hanno voluto, mi hanno fatto risentire la passione per il calcio che c'è in Italia e che conosco, specialmente a Roma dove non si vince un trofeo da 20 anni. I Friedkin, nuovi proprietari con un approccio professionale e umile, mi hanno trasmesso il loro entusiasmo per questo nuovo incredibile capitolo professionale della loro vita, sono stati veramente obiettivi, onesti e sinceri con me, mi hanno fatto sentire di nuovo la passione per questo lavoro. Con loro e Pinto c'è stata subito empatia".
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Il tecnico portoghese parla poi delle esperienze passate: "Ho commesso anche io degli errori e ho sbagliato ad accettare alcuni progetti, a volte mi hanno spinto a scegliere situazioni che non avrei dovuto... Sono andato a Manchester in un momento di transizione, poi al Tottenham che non ha una storia di successi". Ora è carico di entusiasmo per questo nuovo capitolo della sua carriera tutto da scrivere. La Roma lo aspetta con impazienza.
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