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Under 21, parte l'era Baldini ed è subito show: "Voglio vincere Europei e Olimpiadi"

Primo raduno col tecnico toscano: "Sono abituato a usare termini un po’ volgari, ma con la maglia azzurra non lo posso fare"

01 Set 2025 - 18:41

"Non rinuncerò mai ai miei sogni nemmeno di fronte alle critiche": nella sua nuova veste di tecnico della nazionale Under 21, Silvio Baldini 'toscano' dal passato turbolento e dalla parlata senza filtri, non perde la sua schiettezza ("sono un po' cafone, in azzurro mi tratterò, ma uso quei termini perché il calcio è pieno di lestofanti") e non nasconde i suoi obiettivi: "Possiamo far accadere qualcosa di positivo, possiamo andare lontano, vincere un Europeo e un oro alle Olimpiadi".

Da oggi comincia ufficialmente il nuovo corso alla guida degli Azzurrini che si preparano al doppio impegno per le qualificazioni a Euro 2027, venerdì 5 settembre con il Montenegro al La Spezia e quattro giorni dopo con la Macedonia del Nord a Bitola. Nella prima conferenza stampa da tecnico dell'Under 21 Baldini non nasconde una certa emozione per questo nuovo incarico: "La chiamata della Nazionale alla mia età non me l'aspettavo - ha esordito -. È un'emozione in senso positivo, sono felice di essere qui e di aver avuto questo incarico: una bellissima sorpresa che mi ha riempito di gioia. Quando sono uscito di casa per venire a Tirrenia e mi sono congedato dalla mia famiglia è stato unico e speciale. Ma alle emozioni cerco di non pensare, di non mostrarle a un mondo che spesso non lo merita. Certo, quando sarò alla Spezia e sentirò l'inno lo canterò col cuore, perché lì dentro c'è la storia che passa, di chi ha fatto di tutto per rendere l'Italia un paese libero e democratico, in cui si può dire liberamente ciò che si pensa".

"Sono abituato a essere in po' cafone - dice ancora Baldini - questo ora non lo posso più fare. Se succederà non sarà pubblicamente. I termini cafoni li uso perché nel mondo del calcio ci sono lestofanti che meritano di essere trattati così". "Ho visto ragazzi felici e disponibili, ora dobbiamo far capire loro che abbiamo una responsabilità molto grande e in ogni gara dovremo dare delle risposte, giocando con il cuore, senza cadere in banali stereotipi - sottolinea - ma il cuore è l'unico che indica la strada giusta da percorrere quando si fa un cammino. Ci tengo che i ragazzi riescano a capire questo concetto".

Baldini parla con la sua consueta schiettezza: "I calciatori devono comprendere che fanno il mestiere più bello del mondo non per i guadagni, ma perché il calcio permettere loro di esprimersi per quello che sono, degli artisti che hanno la possibilità di fare ciò che hanno sempre sognato". Il tecnico toscano sottolinea che la chiamata in azzurro "è un premio che è arrivato dal destino e dal mio percorso. La Federazione ha scelto me e sono convinto che possiamo far accadere qualcosa di positivo, possiamo andare lontano, vincere un Europeo e un oro alle Olimpiadi - dice - So di espormi alle critiche dicendo questo, ma non mi arrenderò mai all'idea di dover rinunciare ai miei sogni e ai miei obiettivi, anche di fronte alle critiche. Chiederò alla squadra di essere propositiva, di giocare con la voglia di vincere e andare a fare gol. Quando in TV vedo una partita con 20-30 passaggi di fila senza cross o tiri in porta cambio e vedo altro. Vorrei che i ragazzi emozionassero chi ama questo sport: chi lo ama vuole vedere i gol, vivere quella sensazione in ogni partita, anche contro avversari tosti che possono metterti in crisi".

Baldini scende poi anche più sul tecnico: "L'Italia è piena di talenti, sta a noi avere pazienza e coraggio nel valorizzarli - sottolinea - Cercheremo di farlo anche in Under 21, anche se chiaramente il tempo per lavorare è poco: dovrò essere bravo nel trovare una sintesi al mio lavoro e riportarlo nella maniera più semplice possibile senza fare confusione, spiegando delle piccole regole di atteggiamento che possono premiarci. Siamo una squadra che può giocare 4-3-3 o 4-2-3-1, che reputo i moduli più offensivi in assoluto e quelli più utili a coprire di più il campo: mi piace vedere giocatori che attaccano la profondità e vanno alla ricerca del gol, è così che proveremo a essere".

A non molti chilometri di distanza da Tirrenia è iniziata a Coverciano anche l'avventura di Gennaro Gattuso sulla panchina della Nazionale maggiore: "Sono felicissimo di aver avuto modo di conoscerlo, è una persona bellissima, semplice, diretta, senza filtri, molto rispettosa e abbiamo avuto sin da subito un grande feeling. Fra gli obiettivi dell'Under 21 c'è anche quello di far crescere i calciatori e renderli pronti per una chiamata con i grandi e speriamo che in futuro possano esserci altri Giovanni Leoni o Francesco Pio Esposito".

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