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Buffon: "Paghiamo la presunzione figlia del 2006. Ma al playoff niente paura"

Gigi Buffon analizza la Nazionale: "Basta crolli mentali, Gattuso è l'uomo giusto"

di Stefano Fiore
22 Nov 2025 - 07:24

Gianluigi Buffon, capodelegazione e direttore sportivo azzurro, rompe il silenzio dopo i dieci giorni di passione post-Norvegia. Dall'alto delle sue 176 presenze in Nazionale, l'ex portiere analizza con lucidità spietata il momento del calcio italiano e difende a spada tratta il ct Gattuso cercando di infondere fiducia verso il playoff Mondiale di marzo contro l'Irlanda del Nord.

La crisi della Nazionale e gli errori del passato

 Buffon, parlando a La Gazzetta dello Sport, non usa mezzi termini per descrivere lo stato del calcio italiano sottolineando come l'Italia viva lo scontro tra due mondi che non si incontrano: la presunzione derivante dalla storia e la realtà del campo. "Stiamo vivendo un periodo di transizione e non abbiamo capito quale strada prendere. Paghiamo anche gli errori del passato. I risultati di oggi risalgono a venti anni fa, a quando ci siamo adagiati sulla nostra forza (si riferisce alla vittoria del Mondiale 2006, ndr)... pensando che sarebbe stato eterno per grazia ricevuta. Già allora dovevi ripensare a modelli tecnici e tattici, ma siamo stati cicale".

Per il futuro, la ricetta di Buffon è ripartire dal basso (7-13 anni) e dai giovani lavorando sulle abilità più che sulla tattica, un progetto che sta studiando con Prandelli ma che richiede stabilità e pazienza.

La difesa di Gattuso: "È la figura migliore, basta pregiudizi"

 Di fronte alle critiche piovute su Gennaro Gattuso, Buffon si schiera apertamente e totalmente con il ct, definendolo intoccabile per il gruppo: "Rino è il ct giusto, è la figura migliore che si potesse scegliere. Non mi piace e non capisco questa prevenzione nei suoi confronti. Decide tutto lui, tipo il doppio 9 che è un’intuizione geniale... L'Italia vince soltanto se si fa gruppo. Proprio quello che Rino sta creando".

Il crollo mentale con la Norvegia e l'obiettivo playoff

 Analizzando la sconfitta di San Siro, Buffon riconosce il valore della Norvegia ("una top europea, farà strada al Mondiale"), ma punta il dito sul vero problema degli Azzurri: la tenuta psicologica. "Un crollo mentale, più che fisico, inaccettabile. Non possiamo subire più questi crolli emotivi, si stanno ripetendo. Impossibile essere in partita novanta minuti: a volte devi gestire e non far succedere disastri. Non puoi prendere tre gol in dieci minuti. Lavoreremo su questo".

In vista dei playoff e delle sfide contro Irlanda del Nord, ed eventualmente Galles o Bosnia in finale, Buffon rifiuta la "paura" invocata da alcuni: "La paura attanaglia, non ti fa giocare: ci vuole invece il giusto rispetto... Il Mondiale è una magia da far vivere al Paese, non possiamo non andare".

Le sfide tra Italia e Irlanda del Nord: 7 vittorie azzurre negli 11 precedenti

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© italyphotopress
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