Le sfide tra Italia e Irlanda del Nord: 7 vittorie azzurre negli 11 precedenti
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Gigi Buffon analizza la Nazionale: "Basta crolli mentali, Gattuso è l'uomo giusto"
di Stefano FioreGianluigi Buffon, capodelegazione e direttore sportivo azzurro, rompe il silenzio dopo i dieci giorni di passione post-Norvegia. Dall'alto delle sue 176 presenze in Nazionale, l'ex portiere analizza con lucidità spietata il momento del calcio italiano e difende a spada tratta il ct Gattuso cercando di infondere fiducia verso il playoff Mondiale di marzo contro l'Irlanda del Nord.
Buffon, parlando a La Gazzetta dello Sport, non usa mezzi termini per descrivere lo stato del calcio italiano sottolineando come l'Italia viva lo scontro tra due mondi che non si incontrano: la presunzione derivante dalla storia e la realtà del campo. "Stiamo vivendo un periodo di transizione e non abbiamo capito quale strada prendere. Paghiamo anche gli errori del passato. I risultati di oggi risalgono a venti anni fa, a quando ci siamo adagiati sulla nostra forza (si riferisce alla vittoria del Mondiale 2006, ndr)... pensando che sarebbe stato eterno per grazia ricevuta. Già allora dovevi ripensare a modelli tecnici e tattici, ma siamo stati cicale".
Per il futuro, la ricetta di Buffon è ripartire dal basso (7-13 anni) e dai giovani lavorando sulle abilità più che sulla tattica, un progetto che sta studiando con Prandelli ma che richiede stabilità e pazienza.
Di fronte alle critiche piovute su Gennaro Gattuso, Buffon si schiera apertamente e totalmente con il ct, definendolo intoccabile per il gruppo: "Rino è il ct giusto, è la figura migliore che si potesse scegliere. Non mi piace e non capisco questa prevenzione nei suoi confronti. Decide tutto lui, tipo il doppio 9 che è un’intuizione geniale... L'Italia vince soltanto se si fa gruppo. Proprio quello che Rino sta creando".
Analizzando la sconfitta di San Siro, Buffon riconosce il valore della Norvegia ("una top europea, farà strada al Mondiale"), ma punta il dito sul vero problema degli Azzurri: la tenuta psicologica. "Un crollo mentale, più che fisico, inaccettabile. Non possiamo subire più questi crolli emotivi, si stanno ripetendo. Impossibile essere in partita novanta minuti: a volte devi gestire e non far succedere disastri. Non puoi prendere tre gol in dieci minuti. Lavoreremo su questo".
In vista dei playoff e delle sfide contro Irlanda del Nord, ed eventualmente Galles o Bosnia in finale, Buffon rifiuta la "paura" invocata da alcuni: "La paura attanaglia, non ti fa giocare: ci vuole invece il giusto rispetto... Il Mondiale è una magia da far vivere al Paese, non possiamo non andare".
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