Il ct azzurro: "Abbiamo un gruppo di ragazzi fortissimi e straordinari, consapevoli che serve lavoro e passione"
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Al 'Giovanni Zini' di Cremona arriva l'Armenia e l'esito potrebbe sembrare già scritto a favore dell'Under 21 azzurra. In tre partite l'ultima del gruppo E non ha ancora raccolto un punto nelle qualificazioni all'Europeo del 2027, ha segnato solo una rete e ne ha subite nove. E' il terzo confronto diretto ed anche i precedenti parlano a senso unico: l'Italia ha vinto entrambe le partite nelle qualificazioni 2021. E però, mister Silvio Baldini ha voluto mettere in guardia i suoi "ragazzi straordinari" dalla tentazione non dare il giusto peso ad una sfida da vincere per proseguire il cammino che li ha portati in vetta al girone a punteggio pieno insieme alla Polonia, che però ha una migliore differenza reti. "La squadra si è preparata benissimo - ha detto in conferenza stampa -. Abbiamo un gruppo di ragazzi fortissimi e straordinari. Sono maturi e allo stesso tempo consapevoli che per raggiungere certi traguardi bisogna metterci dedizione e passione".
Il tecnico si é detto "sereno e molto fiducioso", ma al tempo stesso ha esortato il gruppo "a ripartire da zero, senza pensare alla partita di Cesena con la Svezia", vinta 4-0. "Non possiamo permetterci di sbagliare prestazione, bisogna ripetersi contro chiunque, dando sempre il massimo" é il messaggio scandito forte e chiaro. Sarebbe un peccato non sfruttare l'occasione di arrivare a punteggio pieno allo scontro diretto di metà novembre in Polonia.
LE PAROLE DI MARIANUCCI
Sulla stessa scia Luca Marianucci: "I complimenti per la vittoria di Cesena fanno piacere - ha detto il difensore del Napoli, l'unico ad aver giocato ogni minuto di queste qualificazioni -, ma ce li siamo già messi alle spalle: guardiamo avanti ripartendo da dove abbiamo finito". Nel brillante cammino dell'Italia "sicuramente parte del merito va alla difesa, ma quello che dico sempre è che il primo che detta i tempi per pressare l'avversario e difende è l'attaccante: se abbiamo subito pochi gol è perché tutta la squadra lavora bene".
Un aspetto che Baldini non smette di sottolineare anche quando deve parlare delle scelte di formazione: "In questa squadra il turnover non esiste, non si può parlare di turnover: siamo una squadra affiatata che si vuole bene e ognuno sarà importante, anche perché con cinque cambi a disposizione ormai a calcio non si gioca più in undici, ma in sedici".