L'INTERVISTA

Balotelli: "L'unico rimpianto è la Nazionale, ma non è mai troppo tardi..."

L'attaccante azzurro si racconta: "Se non fosse per De Laurentiis sarei già da dieci anni a Napoli"

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© Getty Images

"Sono felice di quello che ho fatto. Ho vinto tutto a livello di club, mi manca solo qualcosa a livello di Nazionale. È l'unica cosa che posso rimpiangere, ma non è mai troppo tardi. L'ultima chiamata è stata inaspettata, è stato davvero emozionante. Ora speriamo che l'Italia vada ai Mondiali, poi magari pensiamo anche a vincerli. La Macedonia non è una squadra semplice da affrontare, non bisogna sottovalutarla, così come la Turchia". Intervistato da Dazn, Mario Balotelli evita ogni polemica in chiave azzurra e si scopre primo tifoso della nazionale di Roberto Mancini.

"Mancini è l'allenatore a cui sono legato di più nella mia carriera - dice SuperMario - Lui mi ha fatto iniziare con l'Inter, nonostante i tanti attaccanti che c'erano. Ha avuto il coraggio di mettere me e non penso che tutti gli allenatori l'avrebbero fatto. Anche con Prandelli mi sono trovato molto bene, è stato sia permissivo che rigido con me. Ho avuto un bel rapporto con lui, così come con tutta quella Nazionale". Quasi a voler smentire, viene da aggiungere, i retroscena e le polemiche emerse dopo la precoce eliminazione dell'Italia ai Mondiali del 2014 in Brasile.

Balotelli rivela poi che gli sarebbe piaciuto diventare una bandiera dell'Inter, la squadra che lo ha lanciato nel calcio professionistico: "Quando sono arrivato - spiega - era quello l'obiettivo. Moratti è inarrivabile come persona. Mi aveva regalato una moneta d'oro, ce l'ho ancora, e lì per lì mi sono detto 'perché mi dà una moneta d'oro?' Però non capivo, ero giovane. 'Perché mi dà una moneta d'oro così?' E lui mi diceva: 'guarda che è molto importante, perché ci credo, perché hai le qualità secondo me'. Non capivo il discorso, e poi mi ricordo che sono andato nello spogliatoio e l'ho fatta vedere a Marco Materazzi e mi ha detto: 'sai che questa l'ha regalata a Ronaldo il Fenomeno, a Recoba, ad Adriano e Ibra? L'ha regalata solo a queste quattro persone, quindi fidati che se te l'ha data...' e quindi li ho capito, questa cosa mi è sempre rimasta".

Ma a Balo, che ora gioca in Turchia, piacerebbe tornare in Italia? "La vedo dura - risponde - Se non fosse per De Laurentiis sarei già da dieci anni a Napoli. Sono innamorato di Napoli e l'ho detto più volte a Mino Raiola che mi sarebbe piaciuto giocare lì".

E il dopo carriera come lo immagina? "Trovare talenti sarebbe anche bello - le parole di Balotelli -, sarebbe incoraggiante anche parlare con i ragazzi per dire le cose della mia carriera, cosa ho fatto bene cosa ho fatto male per metterli in guardia subito. Di esperienze ne ho avute tante e sarebbe anche una cosa bella perché potrei evitare tanti problemi a loro. O magari faccio il giornalista".

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