l'analisi

Napoli, le 'certezze' vanno riviste: ci pensa Ancelotti?

Archiviate le prime tre giornate di campionato gli azzurri arrivano alla sosta ancora (troppo) legati al passato, ma con motivi per sperare in un futuro vincente

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Tre partite, sei punti, due grandi rimonte e un crollo verticale: l'inizio di campionato del Napoli ha regalato emozioni molto diverse ai tifosi azzurri, che devono 'dimenticare' Sarri e puntano le loro speranza di strappare il tricolore alla Juve sull'esperienza di Ancelotti. I bianconeri di CR7 sono già lontani tre punti, ma il campionato è lunghissimo e i motivi per crederci non mancano di certo: la sosta è una buona occasione per un primo parziale bilancio sulle reali possibilità degli azzurri di essere ancora la vera anti-Juve (se davvero ce n'è una).

Perché preoccuparsi - In estate sono andati via due elementi chiave come Jorginho e Reina che erano indispensabili per la costruzione del gioco della squadra e per la solidità difensiva degli azzuri. Ancelotti vuole ridisegnare il ruolo di Hamsik 'alla Pirlo', ma lo slovacco, che è prettamente offensivo e nelle ultime stagioni veniva spesso sostituito intorno all'ora di gioco, deve ancora dimostrare di poter prendere in mano le redini del centrocampo. In porta Meret, se sta bene, è il titolare designato, ma per ora ha giocato soprattutto Ospina, che al di là dei gol presi ha dimostrato qualche difficoltà nel giocare coi piedi e non sembra dare sicurezza alla sua retroguardia. I gol subiti, sei in tre partite, sono troppi per una squadra che punta allo scudetto e il 4-3-3 di sarriana memoria, modulo con cui il Napoli ha iniziato le prime tre gare di campionato, non lascia spazio a Dries Mertens, l'uomo che con la sua qualità e le sue giocate può cambiare faccia alla squadra. Oltre al modulo e ai singoli, cose su cui il tecnico potrà lavorare nel tempo, a preoccupare è soprattutto la forza degli avversari: la Juventus vista nelle prime uscite, pur priva dei gol di Ronaldo, al momento sembra almeno due gradini sopra gli azzurri.

Perché essere ottimisti - Non solo motivi di preoccupazione dalle prime giornate, che hanno già esaltato i tifosi azzurri in due occasioni con rimonte che hanno dimostrato il grande carattere della squadra. L'anno scorso il Napoli dei titolarissimi ha conteso il tricolore alla Juve fino alle ultime giornate e in questa stagione Ancelotti sembra orientato a puntare su molti più elementi, cosa che permetterà alla squadra di arrivare allo sprint finale più fresca e lucida. Proprio il tecnico nato a Reggiolo sembra il motivo principale per cui essere ottimisti dalle parti di Fuorigrotta: il vero grande acquisto dell'estate è stato lui, il suo curriculum parla da solo, con lui in panchina i tifosi sono autorizzati a sognare in grande. Ancelotti in panchina e Milik in avanti. Rispetto alle ultime due stagioni in cui il polacco è stato fermato dagli infortuni, il Napoli ha finalmente un centravanti vero su cui puntare, le sue qualità e il suo senso del gol li ha già dimostrati tra precampionato e prime giornate, se epslode davvero lo scudetto può non essere un miraggio.

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