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L'ANALISI

Napoli, la tensione divora muscoli e idee: senza Conte per il passo decisivo

Gli azzurri stanno chiudendo il campionato in apnea. Il destino è nelle proprie gambe, ma contro il Cagliari serve freschezza anche nella mente

di Max Cristina
19 Mag 2025 - 08:04
 © Getty Images

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"S'ha da aspettà, Antò. Ha da passà 'a nuttata". La Napoli "milionaria" di Antonio Conte se l'è vista brutta a Parma, al Tardini. Una serata che gli azzurri hanno concluso senza segnare e senza vincere, di nuovo dopo il pari interno contro il Genoa, ma che alla fine si è rivelata dolce, quasi risolutiva. Quasi perché per potersi dire fuori pericolo e sorridere, senza più farsi divorare dalla tensione, il Napoli deve ancora fare quell'ultimo passettino che nelle ultime settimane si è rivelato essere un ostacolo più insormontabile del previsto. Grazie a Pedro, probabilmente "San Pedro" da qualche ora per le vie partenopee, il destino tricolore di Lukaku e compagni è ancora nelle proprie gambe: battendo il Cagliari già salvo in un Maradona ribollente sarà scudetto. Certo servirà tutta un'altra faccia per evitare una "tragedia napoletana" perché quella vista a Parma preoccupa, e non poco.

Non si tratta di paura di vincere, o meglio nel caso non è solo quello il problema. L'allarme per i tifosi e lo staff di Conte risuona forte perché il Napoli sembra essere completamente a corto di energie mentali, ma anche fisiche. Contro il Parma di Chivu, ordinato e pronto a lottare su ogni pallone, è completamente mancata la freschezza di provare giocate più complesse e veloci rispetto alle trame più elementari e scontate, con Lukaku scomparso tra le maglie ducali e tanto Politano quanto McTominay, sacrificato lontano dall'area avversaria, incapaci di cambiare passo. Le occasioni sono arrivate comunque e i dettagli, che nel calcio fanno la differenza, non hanno sorriso e solo per questione di centimetri potremmo parlare di un altro finale di stagione, ma la sensazione di stanchezza e poca lucidità già intravista contro il Genoa anche al Tardini non può non aver preoccupato Antonio Conte che, tra l'altro, l'ultimo match lo vedrà lontano dalla panchina.

Solo le notizie arrivate da Milano hanno evitato giorni di umore nero a Castel Volturno, ma nelle poche ore che separano il Napoli dall'ultima decisiva giornata contro il Cagliari - in attesa di capire giorno e orario - Conte e il suo staff dovranno essere bravi, anzi bravissimi questa volta, a smorzare la tensione dell'attesa e l'entusiasmo di una piazza pronta a far saltare il Maradona. Servirà vincere e per farlo serve per forza di cose creare occasioni per segnare oltre ogni ostacolo fisico e mentale. Senza Conte, espulso a Parma in un finale incandescente. Ma non c'è altra soluzione: ha da passà 'a nuttata.

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