Il presidente azzurro: "Figc, Uefa e Fifa sono sistemi immobili che vogliono controllare tutto"
di Max CristinaSosta che arriva, infortuni che ti ritrovi. Come durante ogni pausa per le partite delle varie nazionali in giro per il mondo non mancano le polemiche per gli infortuni e, per restare in Serie A, dopo i grossi problemi registrati dal Milan a ottobre ora tocca al Napoli fare nuovamente i conti con qualche acciacco di troppo. Se nelle prime soste si era fermato Rrahmani, questa volta l'infortunio serio è toccato ad Anguissa, un punto fermo del centrocampo di Conte.
"Prima o poi i giocatori me li ritrovo tutti rotti - ha tuonato il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis -. Rrahmani è tornato dalla nazionale ko, Anguissa pure. Non si può andare avanti così. Io pago i giocatori, che sono miei dipendenti, poi vanno in nazionale e tornano rotti. I club dovrebbero avere più voce in capitolo, ridurre squadre e partite e concentrare le partite internazionali in un solo periodo".
La posizione e la proposta di De Laurentiis sono ormai note nel panorama calcistico internazionale e non solo, ovvero un indennizzo obbligatorio ai club e una finestra straordinaria di calciomercato per rimediare ai danni. Non solo, il presidente del Napoli ha puntato il dito contro i vertici del calcio mondiale: "Figc, Uefa e Fifa sono sistemi immobili in cui nessuno vuol lasciare la poltrona. Vogliono controllare tutto e ai club resta poco".