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Napoli, Hojlund: "Quando uno come Conte ti chiama devi solo dire sì"

30 Dic 2025 - 20:00
Rasmus Hojlund (Napoli). Valore attuale: 87.4 €M. Giugno 2026: 93.3 €M. © Getty Images

Rasmus Hojlund (Napoli). Valore attuale: 87.4 €M. Giugno 2026: 93.3 €M. © Getty Images

Rasmus Hojlund ha rilasciato un'intervista a Sports Illustrated parlando del suo arrivo a Napoli e di molto altro. "Sono veramente felice qui, me la sto godendo tutta - ha spiegato l'attaccante azzurro -. Non voglio essere troppo espansivo, anche perché sono ancora piuttosto giovane e a volte posso essere un po' impertinente". "Il Manchester United mi aveva fatto sapere che non ero nei piani della stagione, per me e per il Napoli è stata una opportunità: ho voluto l’azzurro subito, ho parlato con Manna e poi con Conte, ho capito il senso di questa sfida per me", ha aggiunto svelando qualche retroscena di mercato sul suo ritorno in Serie A. "La prima chiamata con Conte è stata breve ma molto chiara. Entrambi sapevamo che fosse un passo giusto per me. Quando un allenatore come lui ti chiama, devi dire solo sì - ha proseguito -. Per l’età che ho, ho già giocato tanto, non credo di essere ancora un calciatore esperto ma, di certo, ho già molte partite alle spalle". "Mi sento già diverso rispetto al me vent'enne arrivato a Manchester. Sono più concentrato sul cammino da fare - ha continuato Hojlund parlando della sua crescita anche sotto l'aspetto mentale -. Se oggi sbaglio una partita provo a mettermela alle spalle immediatamente, per ripartire: è successo con il rigore sbagliato contro il Qarabag, mi ha devastato, ma ho provato comunque a dare il mio contributo, a fare un assist ai compagni. E lo faccio anche quando segno un gol, per ripartire subito. I compagni di squadra mi possono tutti insegnare tanto". Poi qualche battuta su Lukaku. "A casa ho una maglia di Lukaku, perché ho sempre amato questa squadra e l’ho sempre preso un po’ a modello nella mia carriera - ha raccontato l'attaccante azzurro -. Ovviamente io voglio giocare, ma voglio anche imparare da lui". "Siamo in momenti diversi della carriera. Io ho ancora molto da imparare, lui è più esperto. Io sono giovane e ho bisogno di giocare, e questa era una grande opportunità per me. Mi piace tenere l’asticella alta - ha aggiunto Hojlund facendo un paragone col compagno di squadra -. Se ti accontenti, rischi di rilassarti. Io cerco sempre di migliorarmi: nei gol, nel gioco, nella crescita personale. Persino nell’imparare l’italiano". "Inserirsi in una nuova cultura è fondamentale, soprattutto qui in Italia, dove la lingua è importantissima - ha concluso -. Ora capisco praticamente tutto, anche se parlare in dialetto napoletano è un’altra cosa".