Unico alibi l'emergenza in difesa, ma i rossoneri sono stati superiori in 11 contro 11. Scoppia il caso-De Bruyne?
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Il Napoli fallisce la prima possibile mini-fuga del campionato, subisce la prima sconfitta in campionato e si fa agganciare in vetta proprio dal Milan e dalla Roma. Un ko che fa male, figlio di una partenza shock e dei meriti della squadra di Allegri, superiore in 11 contro 11 e poi brava a resistere al prevedibile forcing dei campioni d'Italia: gli azzurri hanno pagato a caro prezzo le troppe assenze in difesa che hanno costretto Conte a far debuttare in un palcoscenico così importante come San Siro Marianucci e Gutierrez. Il primo gol del Milan nasce proprio da un errore dell'ex Empoli, gettato nella mischia per le assenze di Buongiorno e Rrhamani e per la necessità di preservare Beukema in vista della Champions League, quando saranno solo due i centrali a disposizione (l'altro è Juan Jesus). Anche sul secondo le responsabilità dei singoli sono evidenti, con Pavlovic che ha approfittato di una fascia destra sguarnita mentre in area Juan Jesus e compagni erano proprio piazzati male. Dopo i due gol presi dal Pisa, ieri sera ne sono arrivati altri due, chiaro campanello d'allarme visto che i successi di Conte storicamente partono dalla solidità della difesa.
Con l'acquisto di De Bruyne, Conte ha cambiato modulo e per far spazio al belga ha dovuto sacrificare un esterno d'attacco e adattare McTominay. L'ex Manchester City ha trovato ancora il gol fuori casa (il terzo e sempre su calcio da fermo), ma va ancora troppo a sprazzi. Al momento del cambio non ha nascosto la sua contrarietà e Conte in conferenza stampa ha messo subito le cose in chiaro: "Mi auguro fosse contrariato per il risultato perché se era contrariato per qualche altra cosa ha preso la persona sbagliata" le parole che lasciano poco spazio alle interpretazioni. Che sia già finito l'idillio tra i due? Presto per dirlo, ma queste cose non fanno certo bene alla squadra.
Conte ha provato a pescare il jolly dalla panchina, ma il solo Neres ha dato la scossa, sfiorando nel recupero per due volte il pareggio: nel primo caso la testa di Modric e il palo gli hanno negato la gioia, nel secondo ci ha messo i guantoni Maignan. L'esterno brasiliano meritava forse di entrare prima e sicuramente è il più penalizzato dal nuovo modulo.
A San Siro si è anche fatta sentire tremendamente l'assenza di Lukaku. Il belga, che ne avrà ancora per diverse settimane, è il terminale offensivo perfetto per l'allenatore salentino, mentre prima Hojlund e poi Lucca non sono riusciti a scalfire il muro eretto dal Milan davanti a Maignan. Il Napoli ha tirato davvero tante volte verso il portiere francese che ha effettuato diverse parate, ma una squadra di tale levatura non può non approfittare di quasi un tempo giocato in superiorità numerica. Ora c'è da archiviare al più presto questa sconfitta per concentrarsi sulla Champions League: contro lo Sporting, dopo la sconfitta con il City, sono vietati altri passi falsi.