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NAPOLI

Conte: "Acquisti? Troppi, ma ne servono ancora. Rompiamo le scatole a Inter, Juve e Milan"

Alla vigilia dell'amichevole con l'Olympiacos e al termine del ritiro pre-campionato, il tecnico partenopeo traccia un bilancio: "Ndoye? Costava troppo. Contento dei nuovi ma serve ancora tempo"

13 Ago 2025 - 15:35

Conferenza stampa di Antonio Conte da Castel di Sangro, dove sta finendo il ritiro del Napoli impegnato domani nell'amichevole contro l'Olympiacos. "Finiamo un periodo di lavoro importante, la pre-season è un periodo in cui si lavora tanto e in cui si cerca di continuare il lavoro con i ragazzi che sono stati confermati e di inserire i calciatori nuovi - le parole del tecnico - Dire che siamo un cantiere aperto mi sembra la definizione più giusta. Sono contento dei ragazzi, stiamo lavorando bene, sia con i ragazzi che c'erano già sia con i ragazzi nuovi. È evidente che con i nuovi ci vuole più tempo per farli ambientare e inserirli". 

Conte ha proseguito: "L'equilibrio è alla base di tutto. Quando mi riferisco a cantiere aperto, significa che stiamo provando diverse soluzioni. Un allenatore deve cercare di trovare differenti soluzioni, sarà un'annata lunga in cui ci saranno tante partite. Abbiamo lavorato tantissimo sul 4-3-3, è un sistema di gioco nelle corde di questa squadra e abbiamo gli interpreti per farlo. C'è sicuramente da lavorare e da oliare alcuni meccanismi soprattutto nella fase offensiva. Un allenatore deve essere bravo a ottimizzare con l'equilibrio alla base di tutto". 

L'allenatore ha poi parlato del mercato: "Dal mio arrivo abbiamo preso 13 giocatori e ne abbiamo venduti 7. Abbiamo ceduto alcuni top player come Osimhen e Kvara. Questi sono i fatti, quindi quando dico che c'è tanto movimento, significa che siamo un club che sta portando avanti la ricostruzione. Siamo un club che si sta muovendo tantissimo sul mercato, siamo ancora in ricostruzione. Noi abbiamo vinto lo scudetto al primo anno di ricostruzione, non alla fine di un ciclo, è stato qualcosa di straordinario proprio perché siamo ancora in piena rifondazione della squadra. Quindi noi stiamo facendo solo un altro step di un percorso, per completare la rosa numericamente, ci servono più giocatori. Ma bisogna essere consapevoli che quando compri così tanti giocatori, si può sbagliare. Non tutte le ciambelle vengono col buco, tutti sbagliamo. Ma è nostro dovere provare ad avere stabilità nel tempo, nel futuro, per aprire un ciclo. Abbiamo preso uno come Lucca che è acerbo, non è un giocatore finito, che dovrà imparare da Lukaku. Ma dobbiamo completare la rosa e anche dare tempo a questi ragazzi. Ad esempio Lang arriva da un campionato diversissimo e ha bisogno di tempo per ambientarsi all'Italia". 

"Per capire quali giocatori servono, basta fare i campini e capire dove siamo scoperti. Abbiamo necessità di completare la rosa, il presidente e la dirigenza lo sanno. Abbiamo provato delle strade come quella di Ndoye del Bologna ma la cifra era molto alta e ho appoggiato l'idea di lasciarlo andare altrove - ha proseguito Conte in ambito mercato - Dovremo completare la rosa per necessità, non per capriccio mio o del presidente. Io ho sposato questa causa, sono dentro alla situazione Napoli, voglio arrivare a essere competitivo. Milan, Inter e Juve saranno sempre al top: il mio obbiettivo è portare il Napoli a rompere le scatole a queste tre squadre, dando al tifoso napoletano l'orgoglio". 

"Abbiamo preso dei buoni giocatori, non i migliori al mondo e quindi devono ancora crescere. C'è tanto lavoro da fare. Stiamo tranquilli, stiamo calmi, abbiamo vinto lo scudetto cambiando tantissimi giocatori e stiamo ancora cambiando moltissimo. Di fianco ai giovani e ai nuovi abbiamo bisogno dei leader, ho bisogno che il vecchio gruppo si assuma più responsabilità, più leadership. Mi riferisco a Di Lorenzo, Lukaku, Anguissa, Lobotka. Questi giocatori devono diventare più leader e accompagnare i nuovi arrivi dentro al gruppo". 

Conte ha parlato anche dei portieri: "Milinkovic è qui perché lo riteniamo un portiere forte, importante, che dividerà l'annata con Meret in maniera molto serena. Ci saranno partite in cui giocheranno Meret e altre Milinkovic. Io non ho preso un altro per mandare via Meret che mi dà determinate garanzie, me ne servono anche altre e si divideranno la porta a meno che non ci sia un dislivello talmente importante e andremo direttamente su uno".

Poi, un commento sul suo inserimento nella lista degli allenatori per il Pallone d'Oro: "Il merito lo lascio ai ragazzi, perchè è la loro vittoria che mi ha portato alla ribalta come allenatore. Ringrazio tutte le persone che hanno consentito il mio inserimento. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Personalmente penso che Luis Enrique meriti il Pallone d'Oro". Infine su De Bruyne ha dichiarato: "È un ragazzo che si è totalmente calato nella nostra realtà, si è inserito benissimo ed è apprezzato da tutti. Ha avuto una carriera al top ed è venuto qui a rimettersi in gioco. Non ha saltato un secondo di allenamento, è sempre disponibile, ora troviamo una quadra tattica per capire come farlo giocare a tre o a quattro". 

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