L'ANALISI

È un Milan dalla doppia faccia: Pioli prova a tenersi la panchina in 7 giorni cruciali

Tra Slavia Praga e Verona i rossoneri si giocano tanto: l'obiettivo è trasformare in positivo una stagione condizionata dall'andamento super dell'Inter 

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Giovedì due gol incassati in superiorità numerica, pochi giorni più tardi il secondo cleen sheet consecutivo in campionato. La doppia faccia del Milan 23-24 è evidente: andamento incostante e alti e bassi frequenti, forse specchio di una rosa che tale caratteristica ce l'ha insita nei suoi uomini migliori. Ed è così che con l'Empoli i rossoneri archiviano il settimo 1-0 stagionale in Serie A (come nessuno, nemmeno Allegri): successi di 'corto muso' che contrastano con la difesa colabrodo vista in più di un'occasione. Numeri probabilmente difficili da leggere pure per lo stesso Pioli, a caccia della riconferma: per lui si apre una settimana decisiva. 

Nonostante le parole di rito di Ibrahimovic e Scaroni "continui così per restare", Pioli sa bene che è in bilico e deve stupire da qui a giugno per restare a Milanello. I prossimi due impegni con Praga e Verona diranno già molto: alzare l'Europa League gli darebbe ulteriore credito da giocarsi agli occhi di Cardinale, infastidito per l'eccessiva distanza dall'Inter in campionato. Campionato che sarebbe opportuno chiudere almeno al secondo posto: il sorpasso sulla Juve è avvenuto, meglio non sprecare tutto subito.

Il confine tra il rendere la stagione sufficiente (o poco più) o totalmente negativa è sottilissimo: tra Praga e il Bentegodi si deciderà tanto, essere compatti risulterà un fattore determinante. Fuori ma soprattutto dentro il campo: con il Liverpool visto domenica ad Anfield al cospetto del Manchester City servirà la perfezione per ambire ad alzare la seconda coppa continentale per club dietro la Champions

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