La storia di San Siro
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Le parole del presidente del Milan al termine dell'Assemblea degli azionisti
Giornata importante per il Milan che ha approvato, in presenza dell'Assemblea degli azionisti, il terzo bilancio utile consecutivo per la prima volta nella sua storia. Al termine dell'Assemblea non è mancato un punto stampa insieme ai protagonisti, nel quale anche il presidente del Milan, Paolo Scaroni, si è espresso sulle tematiche più attuali del mondo rossonero.
"Milan-Como a Perth? Andremo in Australia per rendere la Serie A più internazionale, non di certo per una questione di soldi o guadagni. Il problema numero uno è la vendita dei diritti tv fuori dall'Italia. Noi incassiamo 200 milioni all'anno. La Premier oltre 2 miliardi". Una delle figure che negli scorsi decenni, nel corso della presidenza Berlusconi, ha contribuito a rendere il Milan sempre più internazionale, è senza dubbio Adriano Galliani, che ha portato in rossonero alcuni dei più riconosciuti campioni a livello mondiale e che alcuni vorrebbero vedere nuovamente nella dirigenza del Milan: "Galliani è un amico, ma per ora non è in programma un suo ritorno. Se poi RedBird vorrà ritagliargli un ruolo ci informerà, ma al momento non abbiamo notizie".
Sulla questione San Siro: "Di fronte a un cittadino che si lamenta perché la procedura di gara non è stata di sua soddisfazione, la Procura fa indagini per capire. Tutto qua. Sono preoccupato invece perché l'iter di uno stadio costruito e funzionante sarà lungo. Ci saranno tante salite ma sono fiducioso, durante i lavori mi aspetto una capiena invariata". Giornata importante proprio sotto questo punto di vista dopo la firma del rogito e il pagamento della prima rata dei due club per l'acquisto di San Siro: "Per arrivare a uno stadio nuovo e funzionale l'iter è ancora lungo, ma siamo tutti convinti sia noi che l'Inter e i milanesi che questa operazione serve alla città. Io penso che chi si oppone troverà meno supporter di qualche tempo fa".
Un commento da parte del presidente rossonero sull'inchiesta curve che ha tenuto banco negli ultimi mesi: "L'inchiesta? Siamo lontani da una tempesta, è un venticello. Ho appreso che nelle nostre curve non si faceva solo il tifo, ma anche attività illegali. Noi vogliamo che questo non avvenga. L'azione della procura di Milano, che ci ha causato molte preoccupazioni, è stata comunque positiva perchè ha liberato le curve da certe persone che usano le curve per compiere atti illegali. È stato un periodo difficile, ma sono grato per quello che abbiamo fatto per mettere ordine a ciò che accade nella nostra curva".
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