"Penso sia il momento giusto per questo passo. E' un onore essere qui, le aspettative sono alte"
Samuele Ricci ha rilasciato la sua prima intervista da giocatore del Milan. "Le emozioni sono tante. Devo dire che non sono mai stato così nervoso come in questi giorni. È scontato dire che è un onore, sappiamo tutti che club è il Milan - ha dichiarato a Milan TV il nuovo centrocampista rossonero -. Anche le aspettative sono alte: è un anno importante, farò del mio meglio per ripagare la fiducia che mi è stata data". "Penso sia il momento giusto per questo passo - ha aggiunto -. Ho fatto un po’ di anni ad Empoli, in Serie B, poi sono arrivato a Torino che mi ha dato l’opportunità di crescere molto. Mister Juric e Mister Vanoli mi hanno aiutato molto: devo dire grazie anche a loro se sono qua, e anche a tutti quelli che hanno fatto parte della mia carriera".
"Il ruolo del mediano a tre è quello che sento più mio, ma nel corso degli anni ho imparato a fare anche altri tipi di ruoli - ha proseguito dando qualche indicazione sulle sue caratteristiche tecniche -. Sono partito mezz’ala in Serie B, con Juric sono arrivato a giocare in una mediana a due, dove ti vengono chieste più cose e devi fare tutto in maniera perfetta. Poi sono tornato a giocare mediano davanti alla difesa e il ruolo che sento più mio forse è quello". "Qualche milanista a cui mi ispiro? Il primo che mi viene in mente è Pirlo, ovviamente il maestro in quel ruolo - ha aggiunto -. Vedevo un po’ di video quando ero piccolo. Magari non sono riuscito a vedere moltissime partite ma me lo ricordo molto bene".
"Devo migliorare ancora su tantissime cose, penso che questo sia il posto giusto per migliorare: ti confronti con giocatori importanti, tra i più forti al mondo, ed è il modo migliore per maturare e migliorare - ha continuato Ricci -. All’interno e fuori dal campo sarò sempre me stesso, molto equilibrato, come sono fuori dal campo sarò anche in campo e penso che potrò dare una mano al Milan".
Infine una battuta sul numero scelto al Milan: "Il 4 è un numero che ho vestito anche in passato in alcune nazionali. Mi piace molto, si addice molto a quello che sono io dentro e fuori dal campo. È un numero che da molta stabilità ed equilibrio: è quello che sono io e quindi ho scelto il 4".