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La Curva Sud del Milan: "A San Siro imposto regime autoritario, non tifiamo. Buon teatro a tutti"

Il tifo organizzato dei rossoneri: "Al Meazza non ci sono le condizioni per fare ciò che ci vede protagonisti da decenni"

16 Ago 2025 - 13:51
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© AC Milan
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A poche ore dal primo impegno stagionale del Milan in Coppa Italia contro il Bari (diretta su Canale 5 e in streaming su Sportmediaset.it) è arrivato il comunicato del tifo organizzato dei rossoneri. In un post pubblicato su Instagram e preceduto dalla dicitura 'Stagione 2025/2026', la Curva Sud ha reso pubblica la propria posizione che si può riassumere con queste poche ma chiare parole: "A oggi, nel regime autoritario imposto a San Siro, non esiste la minima condizione di fare il tifo".

Di seguito la nota integrale pubblicata dalla Curva Sud: "In queste settimane tante persone ci hanno scritto chiedendo se la Curva Sud degli ultimi anni, passionale, colorata, con i suoi storici striscioni, le coreografie spettacolari e il tifo incessante, sarebbe stata regolarmente al proprio posto - si legge -. Dopo un lungo silenzio assordante da parte della società, possiamo finalmente darvi le prime risposte:
• Nessun riscontro sui nuovi striscioni.
• Quasi tutti i vecchi striscioni vietati.
• Lista nera (black-list) con divieto di abbonamento al 2° blu, ma con la possibilità di abbonarsi in altre zone dello stadio e di acquistare i biglietti anche al 2° blu.
• (Avete letto bene: per “ordine pubblico” ci vietano di abbonarci al 2° blu, ma se riusciamo a prendere uno dei pochi biglietti disponibili partita per partita nello stesso settore, improvvisamente il problema di ordine pubblico scompare. Follia!). In questa black-list, oltre ai vocalist, ai ragazzi che preparano le coreografie e suonano i tamburi, e ai vari responsabili dei gruppi, sono stati inseriti anche:
• i loro figli,
• le loro mogli,
• tanti altri ragazzi incensurati".

"Tutto questo solo per aver espresso una propria opinione lecita e per aver contestato la società a Casa Milan, durante manifestazioni pacifiche e regolarmente autorizzate - prosegue il duro comunicato -. Con grande rammarico, a oggi, nel regime autoritario imposto a San Siro, non esiste la minima condizione che ci permetta di tifare come siamo abituati da decenni e come accade in tutte le curve d’Italia. Spiace per il mister e per la squadra, vittime sacrificali di questa scelta della società, figlia di una repressione cieca, ingiustificata e senza alcuna logica. Buon teatro a tutti!".

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