LE PAROLE

Milan, Pioli: "Il mio Milan più forte, proverò insieme Ibra e Giroud"

Il tecnico rossonero: "In Italia tante squadre potenzialmente fortissime, noi compresi"

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Stefano Pioli guarda con grande fiducia ai prossimi appuntamenti stagionali, che vedranno il suo Milan affrontare tre big match in sequenza contro Lazio, Liverpool e infine Juventus. Il tecnico rossonero, intervenuto all'evento "Campioni sotto le stelle" in corso a Biella, ha ribadito un concetto già espresso in più di un'occasione: "Il Milan che sto allenando, come ho spiegato anche ai giocatori con convinzione, è il Milan più forte che ho mai allenato - le sue parole -. I ragazzi sono cresciuti tanto, sono più consapevoli e individualmente più forti".

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Pioli ha anche ammesso che in campionato la concorrenza è tanta: "In Italia sono tutte potenzialmente fortissime: Inter, Juventus, Roma, Napoli, Atalanta e Lazio, noi compresi. Adesso arriveranno le coppe, che sicuramente qualche cosa porteranno via a qualche squadra. Dobbiamo provare a pensare di poter vincere ogni singola partita, poi alla fine vedremo dove saremo riusciti ad arrivare".

Il tecnico parmigiano si è poi soffermato su Zlatan Ibrahimovic, ormai prossimo al rientro dopo l'operazione a cui è stato sottoposto a giugno: "Con Zlatan è facile andare d'accordo. Siamo due persone molto dirette, ci diciamo quello che pensiamo. Tutte e due quando ci confrontiamo abbiamo come primo obiettivo il bene della squadra. Credo che quando si parte da questa base va bene qualsiasi cosa. Non temo discussioni o confronti. Zlatan non lo ammetterà mai, ma è il primo a mettersi davanti a tutti e prendersi le proprie responsabilità, è una persona di un'intelligenza e di una simpatia estrema. Sicuramente ci ha fatto crescere tanto e darà ancora tanto per il Milan".

Lo svedese, in questa stagione, sembra destinato ad alternarsi in attacco con Olivier Giroud, ma Pioli ha anche aperto le porte all'ipotesi di schierarli entrambi: "Sono due grandi giocatori, con caratteristiche diverse. Olivier ci da un punto di riferimento per la profondità e la presenza in area, Zlatan ormai è un regista offensivo, gli piace toccare più palloni e non star fermo dentro l'area. Credo che quando saranno tutti e due al 100%, mi auguro presto, si possa provare a farli giocare insieme. Il fatto di non esserci riuscito prima è un peccato, ma non c'è stata l'occasione. Credo si possa fare".

Infine, una riflessione sull'emozione del ritorno in Champions, che per i rossoneri si aprirà in traferta a Liverpool: "La cosa strana è che il Milan per la prima volta giochi ad Anfield. Non lo sapevo onestamente, pensavo che nel corso di tanti anni il Milan avesse già giocato lì. L'emozione sarà forte, entriamo in uno stadio da sempre famoso per la passione e il calore dei tifosi. Però quando arrivi là quello che conta è il campo. L'anno scorso abbiamo giocato a Manchester in uno stadio fantastico, che ci ha fatto impressione senza tifosi, quindi immagino cosa possa essere a Liverpool... Credo che sarà una sfida molto stimolante. Il Milan si riaffaccia alla Champions con entusiasmo, dobbiamo pensare alle partite difficili come a delle grandi opportunità, perché se siamo convinti anche il più grande ostacolo si può superare".

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