L'ANALISI

Milan, ora la Champions è ad alto rischio. Il calendario non aiuta

All'Olimpico contro la Lazio arriva il secondo stop di fila: rossoneri quinti per differenza reti rispetto a Napoli e Juve

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Un girone lassù, davanti a tutte le rivali, e il titolo di campione d'inverno. Poi il secondo posto dietro l'Inter e la sua macchina ormai perfetta che viaggia a velocità doppia. E ora, a cinque giornate dalla fine, il Milan si ritrova risucchiato nella combattutissima e più che mai incerta corsa per un posto in Champions League: la sconfitta dell'Olimpico contro la Lazio - la seconda consecutiva dopo quella di San Siro contro il Sassuolo - consente il rilancio della formazione di Simone Inzaghi, che deve recuperare la gara contro il Torino e inchioda la squadra di Pioli al terzo posto insieme al Napoli vittorioso sul campo del Torino e alla Juve. Terzo posto che in realtà al momento, in attesa dello scontro diretto con i bianconeri, è una quinta piazza dietro gli azzurri e la squadra di Pirlo in virtù della differenza reti.

Un brutto stop quella dei rossoneri, che attesta il grande momento di difficoltà della squadra, con soli 7 punti nelle ultime cinque partite. Il Milan ha incassato gol per la settima gara di fila in campionato, eguagliando la sua striscia più lunga con reti al passivo con Pioli in panchina in Serie A, e ha bisogno di quelli del suo leader. A ogni partita l'assenza di Ibrahimovic pesa sempre di più. Contro la Lazio la soluzione Mandzukic dal 1' minuto - 751 giorni dopo la sua ultima presenza da titolare che risaliva al 6 aprile 2019 in Juve-Milan - non paga: una conclusione debole a fine primo tempo e nessun altro squillo. Ma anche con l'ingresso in campo di Leao al posto del croato dopo 18 minuti della ripresa la situazione là davanti migliora. 

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Pioli ritroverà lo svedese, assente anche nel ko con il Sassuolo, sabato sera in casa contro il Benevento (oggi si è allenato insieme ai compagni che non sono scesi in campo contro la Lazio e ha avuto sensazioni positive). La gara dell'Olimpico ha confermato, se ancora ce n'era bisogno, che Ibrahimovic è insostituibile per il peso che dà all'attacco e per il ruolo di trascinatore che ha nei confronti dei compagni di squadra. E in questo rush finale, che vedrà il Milan impegnato negli scontri diretti con la Juve all'Allianz Stadium dopo il Benevento e con l'Atalanta a Bergano all'ultima giornata, il Milan non può più farne a meno. 

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