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VERSO MILAN-NAPOLI

Milan, Allegri: "Napoli favorito per lo scudetto. Per noi un test importante nella crescita"

Le parole del tecnico rossonero alla vigilia del big match di San Siro contro gli Azzurri di Conte: "Leao recuperato"

27 Set 2025 - 12:51
 © Getty Images

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Il primo grosso esame stagionale per il Milan di Allegri, reduce da tre vittorie consecutive in campionato, è contro il Napoli di Antonio Conte. I campioni d'Italia sono a punteggio pieno dopo quattro giornate e arrivano a San Siro forti del primo posto in solitaria: "Parlano i numeri, il Napoli è favorito per lo scudetto e per noi è un test importante - ha commentato il tecnico rossonero alla vigilia -. Non sarà una sfida decisiva per il titolo o per la corsa Champions, ma dobbiamo affrontarlo al meglio per continuare nel nostro percorso di crescita". Il Diavolo recupera Leao: "Torna a disposizione, ma non ha molta autonomia".

LE PAROLE DI ALLEGRI IN CONFERENZA

Quali saranno le difficoltà contro una grande squadra come il Napoli? Siete pronti?
Affrontiamo il Napoli che ha vinto meritatamente lo scudetto e ha fatto un mercato importante. Sono ancora i favoriti per lo scudetto, Conte è bravissimo a far rendere al meglio tutti i giocatori. Dobbiamo essere bravi a sovvertire i numeri che sono a favore degli azzurri. Sarà sicuramente una bella partita e servirà più attenzione.

Come si può definire questo scontro?
È il primo big match, un test importante. Siamo in buona condizione fisica e mentale, ma più stiamo insieme e più ci conosciamo lavorando. Affronteremo la sfida cercando di fare 100 minuti fatti bene.

Avete risvegliato il Milan? Se lo aspettava dopo 2-3 mesi di ritrovare un ambiente con questa fiducia?
Sono contento che i tifosi riempiranno lo stadio e saranno vicini alla squadra. I tifosi devono fidarsi della società, non di me. La strategia è ben precisa, abbiamo iniziato un lavoro con entusiasmo e attenzione, ma non bisogna pensare che tutto sia risolto. Contro il Napoli è un test importante per fare un passettino in avanti per migliorare costantemente. Abbiamo voglia di arrivare a certi risultati.

Il Napoli ha una rosa inferiore al Milan?
La società ha lavorato bene sul mercato e la rosa è un giusto mix tra giocatori esperto e meno. Noi dobbiamo lavorare bene per arrivare a marzo e avere la nostra chance di lottare per il nostro obiettivo che è arrivare tra le prime quattro. Quello che pensano gli altri non mi interessa, noi dobbiamo mantenere entusiasmo e voglia di migliorarsi.

Cosa può dare una partita così in termini di autostima?
Non dobbiamo pensare al risultato, ma a fare una bella prestazione. Per noi è uno step di crescita contro una squadra che è campione d'Italia.

Quanta autonomia ha Leao?
Non saprei, ha fatto due mezzi allenamenti con noi quindi non tanta.

Qual è la parte più difficile nel preparare la partita contro una squadra di Conte?
Le squadre di Conte sono molto organizzate a livello offensivo ed è sempre stato difficile fargli gol. Non la scopro io la bravura di Conte, parlano i numeri.

Come giocherà il Milan con il rientro di Leao?
Lo vedremo cammin facendo anche perché Leao deve ritrovare la forma ideale. Nkunku anche, Pulisic sta crescendo e Gimenez si è sbloccato e speriamo continui. Durante la partita comunque ci sono vari momenti e i cambi sono determinanti. Spesso chi subentra dalla panchina risulta fondamentale perché chi entra deve mantenere un livello alto. Anche contro il Napoli scegliere l'undici iniziale sarà difficile e spero di non sbagliarla, ma chi subentrerà dovrà farsi trovare pronto ad essere determinante.

A che punto è il Milan a livello fisico e mentale?
Dubbi di formazione ne ho abbastanza, spero di risolverli prima del calcio d'inizio. La partita in Coppa Italia ha confermato che anche chi ha giocato meno sta facendo squadra. L'obiettivo deve essere comune.

Quanto le piacerebbe riavere la curva contro il Napoli?
Avere i tifosi che ci danno grande energia è molto importante, ce lo aspettiamo.

Cosa chiede alla terza mezzala del suo centrocampo?
L'arrivo di Rabiot che è un calciatore di livello internazionale ha alzato la competitività all'interno del gruppo. Ho sei giocatori molto bravi, a parte Modric che fa uno sport a parte, sono tutti molto affidabili. Questo è importante per avere successo.

Come si trova un equilibrio nei giudizi nei suoi confronti?
Il calcio è opinabile e la percezione è quella che fa cambiare la valutazione sul lavoro di questo o quell'altro. Ciò che conta alla fine è il risultato, ci saranno delle partite che vinceremo 1-0 e altre con più scarto. L'importante è che la squadra mantenga la sua fisionomia.

Estupinan sta crescendo?
È un ottimo giocatore e sta crescendo. Si deve inserire in un gruppo con 10-12 giocatori nuovi, ma nelle ultime partite è migliorato fisicamente e tecnicamente.

Il paragone con il Napoli dell'anno scorso può reggere? Batterlo sarebbe il segnale?
È un big match contro i Campioni d'Italia. Noi lavoriamo per giocare ogni tre giorni e partecipare alla Champions perché il Milan deve essere in quella competizione. Preferisco giocare ogni tre giorni che preparare una partita a settimana.

Un giocatore si diverte di più ad essere allenato da Conte o da Allegri?
Non lo so, posso solo dire che ho grande rispetto per il lavoro di Antonio perché è un grande professionista.

Massimiliano Allegri si è evoluto nell'anno sabbatico o è merito dei giocatori?
Quando sono stato fermo ho visto tante partite, ma la percezione della gente cambia a seconda dei risultati. L'importante è che la squadra faccia buone prestazioni e risultati. Ci saranno momenti in cui non si riuscirà a giocare bene, ma bisogna trovare il risultato ugualmente. Nel corso di una stagione bisogna vincere anche 6-7 partite sporche.

Il Milan è favorito dalle agenzie di scommesse: la stupisce questa cosa?
Io non so cosa pensano gli altri. Io so su cosa stiamo lavorando e siamo solo alla quinta giornata. Facciamo un passo alla volta per mantenere equilibrio perché al Milan vincere le partite deve essere la normalità, è perdere che deve essere l'eccezione.

Quanto è importante non perdere contro Napoli e Juventus?
Se vinciamo saremo più contenti, un pareggio lo accetteremmo di buon grado e se perderemo lavoreremo su ciò che non è andato. Noi dobbiamo pensare a giocare. Il Napoli nelle ultime 28 partite ha vinto 18 volte e pareggiato otto, quindi dovremo essere bravi.

Pulisic e Nkunku possono giocare insieme?
Sono in difficoltà perché stanno bene. L'importante è che chi inizia la partita e chi parte dalla panchina si facciano trovare pronti. I giocatori che determinano le stagioni quasi sempre sono quelli che subentrano.

Il Milan ha già raggiunto la maturità giusta per non lasciarsi prendere dai complimenti?
Il primo test a riguardo è contro il Napoli, ma ogni settimana ne arriverà uno. In un mese siamo passati dal perdere con la Cremonese all'entusiasmo, ma in realtà non abbiamo vinto niente né conquistato alcun obiettivo. Non si decide lo scudetto contro il Napoli, nemmeno il quarto posto. Ci sono tante partite da affrontare e quello che conta è crescere nel percorso.

Modric in mezzo al campo cosa significa?
Può dare quello che ha sempre dato nell'arco della sua carriera. E' bello vederlo giocare, ma dispiace che al mondo che giocatori come lui ce ne siano pochi.

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