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Episodi o problema di atteggiamento? I rossoneri lasciano ancora una volta per strada punti che potrebbero pesare per il raggiungimento degli obiettivi a fine stagione
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Il Milan spreca, il Parma (e il Napoli) ringrazia. La partita del Tardini contro gli uomini di Cuesta è una di quelle per Massimiliano Allegri dove c'è tanto rimorso e, anche se fosse arrivata la vittoria, tante tirate d'orecchie per i suoi in un match in cui serviva qualcosa in più che invece è mancata ai rossoneri. Un film già visto più volte in stagione, soprattutto con le piccole, con altri due punti persi per strada dal Diavolo che alla fine del campionato potrebbero avere un peso non indifferente. Una sorta di allergia alle piccole per il Milan che nelle sere che contano, vedasi la sfida con la Roma, nonostante le difficoltà si rianima e si accende trovando la vittoria, in quelle "meno importanti" invece fa diventare le altre grandi. Solo episodi o problema d'atteggiamento?
Domande alle quali dovrà trovare una risposta Massimiliano Allegri nel corso della sosta delle prossime settimane in vista del ritorno in campo il 23 novembre nel derby contro l'Inter, match che aprirà al trittico di fuoco per i rossoneri (Inter e doppio appuntamento con la Lazio in campionato e Coppa Italia) prima della Supercoppa in Arabia. Un momento, seppur ancora lontano dal clou dell'anno, che può essere decisivo per le sorti del Diavolo, chiamato a cambiare rotta se vuole puntare in alto.
Quelli col Parma, va detto (e chiediamo scusa ai tifosi emiliani), sono di certo due punti persi per un Milan che era partito forte e si era portato avanti di due gol. Ma le partite durano 90' e va dato merito ai Ducali allenati da Cuesta, perché non hanno mai mollato la presa e anzi hanno saputo sfruttare gli errori dei rossoneri per guadagnarsi quel punto che dopo soli 25' di gioco sembrava un miraggio. Atteggiamenti diversi, voglia diversa, risultato diverso. Perché da un lato c'è stata l'intuizione giusta per sfruttare un momento di down generale all'interno del match. Dall'altro, come lo stesso Allegri ha sottolineato nel post partita, non si è battagliato quando c'era bisogno di andare in battaglia. C'è stata la superficialità di chi sentiva il match sotto controllo e che, con episodi da palla inattiva, è invece sfuggita di mano.
Per il Milan le gare con Cremonese, Pisa e Parma gridano quindi vendetta e Allegri durante la sosta sarà chiamato a trovare il modo per toccare le giuste corde nello spogliatoio rossonero per portare avanti una stagione diversa rispetto a quella che è stata fin qui. Parlare di obiettivi superiori al quarto posto, però, a oggi sembra utopia per una squadra che vince sì gli scontri diretti, ma che nelle partite non da cartello si annulla. E sulla carta, queste ultime sono più numerose e alla fine perdere questi punti avrà un peso.