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Milan, Allegri: "Nei primi 35 minuti meritava la Roma, poi...". E su Galeone: "Per me oggi è un giorno triste"

Il tecnico giallorosso dopo il successo sulla Roma: "Nel secondo tempo siamo tornati in campo molto bene, abbiamo avuto occasioni per raddoppiare e non ci siamo riusciti"

di Alessandro Franchetti
02 Nov 2025 - 23:50
 © Getty Images

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Mescolare gioia e tristezza in un giorno così, dentro una partita così, sempre a due facce. Massimiliano Allegri prova a uscire da se stesso rimanendo incatenato nella sua praticità totale. Eccolo, dunque: "Nei primi 35 minuti la Roma meritava assolutamente il vantaggio - ammette -. Noi non riuscivamo a giocare e abbiamo sbagliato tecnicamente tutto quello che c’era da sbagliare. Eravamo sotto una grande pressione". Poi la spiegazione: "Secondo me bisogna abbassare De Winter o Bartesaghi per far fare più strada a quelli che ci davano pressione. Così non è stato. Poi una volta andati in vantaggio ci siamo disposti meglio in fase difensiva. Nel secondo tempo siamo tornati in campo molto bene, abbiamo avuto occasioni per raddoppiare e non ci siamo riusciti. Poi è ovvio che devi anche difendere, e in area abbiamo difeso discretamente bene: loro grandi occasioni pulite non ne hanno avute a parte i primi 35 minuti".

E quel che è accaduto dopo, leggasi gol vittoria di Pavlovic, basta e avanza per un sorriso da secondo posto, subito lì, a un punto appena dal Napoli capolista. La gioia, appunto. La tristezza, invece, scioglie il tecnico concreto e sradica l'uomo: "Per me è una giornata triste - dice parlando della scomparsa di Giovanni Galeone -, ci ha lasciato il mister a cui ero legato anche umanamente dopo 35 anni. Nel 91’ sono arrivato dal Pavia al Pescara. Loro avevano preso Massara e nel pacchetto ci hanno messo anche me. Dopo che sono arrivato lì dopo mezz’ora ho capito che era diverso, mi hanno detto che il trequartista non lo potevo fare e che dovevo fare la mezzala. E da lì ho iniziato la mia modesta carriera da giocatore. Mi ha insegnato molto, e nonostante sia passato per un grande attaccante i concetti e i principi della fase difensiva li ho imparati tutti da lui".

Di nuovo la Roma e la partita di questa sera: "Approccio complicato? L’approccio complicato l’abbiamo avuto stasera all’inizio, perché hanno fatto una grande pressione. Nelle altre partite abbiamo avuto un buon inizio e male nel secondo tempo. Paradossalmente stasera nel secondo tempo ho chiesto ai ragazzi di continuare a dare pressione. Ci siamo messi con i quattro centrocampisti e abbiamo spalmato di più il campo e siamo riusciti ad avere più pressione, perché alzando Saelemaekers e allargando Ricci eravamo già sui mediani loro che si aprivano. Sono passaggi di una squadra che comunque deve migliorare l’autostima nelle qualità che ha attraverso queste partite. Giocare a San Siro non è facile, abbiamo avuto in queste 3-4 partite, con l’assenza di Pulisic, Rabiot e stasera Tomori, di vedere anche dei giocatori a San Siro con poca esperienza di questo stadio e se la sono cavata nel migliore dei modi. Bartesaghi nei primi 30 minuti non ha fatto bene così come De Winter, che ha giocato credo tutti i palloni indietro, perché giocava con le spalle all’avversario. Poi Bartesaghi per 60 minuti ha fatto una bella partita. Bisogna ripartire da quello. Nei 35 minuti potevamo fare meglio e abbiamo fatto così".

Infine un pensiero sulla coppia d'attacco Nkunku-Leao: "Per quanto riguarda Rafa ha fatto una buona partita, così come Nkunku. Se abbiamo giocatori con queste caratteristiche bisogna che in qualche modo sistemi la squadra davanti. Chris è un giocatore straordinario. È piccolino ma di testa ne ha prese molte e ha difeso bene la palla. Può solo migliorare. Ho avuto tante squadre col centravanti e tante senza il centravanti puro, l’importante è riempire l’area. Fofana poteva fare dei gol e non li ha fatti e ci arriviamo. Anche senza centravanti in qualche modo l’area la riempiremo”.