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Milan, Berlusconi rilancia

"Mihajlovic, vinci tutte le partite da qui alla fine"

17 Feb 2016 - 12:30

Trent'anni dopo gli obiettivi di Silvio Berlusconi sono sempre gli stessi: riportare il Milan ai vertici del calcio. Il presidente rossonero non si pone limiti: "In questi anni abbiamo vissuto 8 finali di Champions League. Entro cinque anni dobbiamo arrivare a dieci". Poi un messaggio forte e chiaro a Mihajlovic: "Vincere la Coppa Italia per salvare la stagione? Non basterebbe. A Sinisa chiederò di vincere tutte le partite da qui alla fine".

In un'intervista a La Gazzetta dello Sport, Silvio Berlusconi ripercorre la sua storia alla guida del Milan e non è ancora finita: "Presidente a vita? Stiamo a vedere come andranno i prossimi 30 anni, poi decideremo...". Mr Bee? "Il mio obiettivo è comunque il bene del Milan. Nel calcio moderno sono entrati soggetti dotati di risorse infinite e quindi è difficile rimanere competitivi al massimo livello. Per questo abbiamo ritenuto che l'apporto di energie e capitali freschi fosse necessario. Su questa base abbiamo una negoziazione in corso. Aspettiamo che si concluda. Mi figlia Marina spinge per vendere tutto il club? Non è assolutamente vero. Lei mi ripete di seguire quello che mi dice il cuore e il mio cuore continua a battere forte per il Milan".

Il patron rossonero difende Galliani e tende la mano a Balotelli: "Perché errori? Boateng è rientrato con una grande voglia di tornare a giocare, e finora ha fatto bene. Balotelli si sta rimettendo da seri problemi di salute. Se riuscirà a evitare gli errori del passato, potrà essere una risorsa. Credo valga la pena di provare".

L'obiettivo stagionale qual è? "Il Milan di oggi lontano dai miei sogni? Forse non è così lontanto come qualcuno pensa. Io sono stato impegnato su molti fronti con impegni difficili e anche dolorosi. Ma ora sono tornato in campo. Non lavoriamo solo per l'oggi. Stiamo ricostruendo una squadra per un nuovo ciclo con giovani promettenti e con molti fuoriclasse. Sono sicuro che ci riusciremo. Europa League come dice Barbara o Champions come dice Galliani? E' la conferma che entrambi hanno a cuore il bene della squadra. Contraddicendo quello che dice l'età farebbe pensare, Barbara ragiona più da manager, Adriano più da tifoso. Hanno ragione entrambi, ed entrambi torto. E' del tutto evidente che l'Europa League oggi è l'obiettivo alla nostra portata, ed è altrattanto evidente che non ci accontentiamo di questo. Nella mia vita, di imprenditore, uomo di stato, di uomo di sport ho sempre seguito una regola: pormi degli obiettivi un po' più alti di quelli che il normale buonsenso ritiene facilmente raggiungibili. E li ho sempre raggiunti".