IL CASO

Lazio, cori antisemiti dalla Curva Nord durante il derby: aperta un'indagine

Il club di Lotito prende subito le distanze: "Manifestazione d'ignoranza, condanniamo con la massima fermezza"

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Il Giudice sportivo di Serie A ha chiesto un'istruttoria rapida alla Procura della Federcalcio riguardo ad alcuni cori antisemiti intonati dai sostenitori della Lazio durante il derby di Roma di domenica sera, vinto 0-1 dai ragazzi di Sarri. Alcuni video che circolano sul web, in particolare, mostrano i tifosi assiepati in Curva Nord rivolgere insulti ed espressioni antisemite nei confronti dei rivali giallorossi nel corso dei festeggiamenti con la squadra al termine della partita.

Gli ispettori della Procura hanno sentito e scritto tutto nel referto e per questo, nonostante nel comunicato su multe e squalifiche non sia stato riportato, il Giudice ha chiesto un'istruttoria rapida, ossia un'integrazione d'indagine. L'inchiesta federale è stata formalmente aperta martedì in mattinata.

GIUDICE SPORTIVO CHIEDE SUPPLEMENTO D'INDAGINI
Il Giudice sportivo, in relazione al rapporto della Procura federale pervenuto in data 7 novembre 2022, relativo al post-gara di Roma-Lazio, "ha altresì disposto in ordine ai cori beceri, oltraggiosi e discriminatori di matrice religiosa rivolti da parte dei sostenitori della Ss Lazio assiepati nei settori di pertinenza, e rivolti verso la tifoseria avversaria, intervenuti più volte prima dell'inizio dell'incontro nonché, in un caso, anche durante l'incontro stesso, un supplemento di indagine da parte della Procura Federale volto a confermare che tali cori sono stati percepiti nell'intero impianto, precisando ulteriormente il numero degli occupanti dei settori nei vari momenti descritti acquisendo se del caso elementi anche dai responsabili dell'Ordine pubblico". Lo si legge in un comunicato del giudice sportivo di Serie A Gerardo Mastrandrea, il quale precisa di aver "disposto inoltre di acquisire e segnalare le iniziative assunte dalla detta Società, anche nei confronti della tifoseria per prevenire, dissociarsi, individuare i responsabili e non da ultimo impedire il ripetersi di simili cori incresciosi".

LA NOTA DELLA LAZIO: "CONDANNIAMO CON LA MASSIMA FERMEZZA"
"Con riferimento alla decisione assunta dal Giudice Sportivo, il quale ha chiesto un’istruttoria rapida alla Procura della FIGC rispetto a presunti cori antisemiti ieri allo Stadio Olimpico di Roma, la Società Sportiva Lazio dichiara quanto segue.

La Società Sportiva Lazio ha sempre condannato con la massima fermezza ogni espressione di antisemitismo e di razzismo che si manifestano ormai nella quasi totalità delle partite e in tutti gli stadi d’Italia. Non fanno parte della nostra cultura e non rappresentano la nostra tifoseria. Lo abbiamo sempre dimostrato con i fatti, non solo con le parole, e continueremo a sostenerlo con forza.

Ci preme sottolineare che i nostri tesserati si sono recati sotto la curva al termine di Roma-Lazio per ringraziare i tifosi del sostegno e gioire per una vittoria meritata, non certo per legittimare eventuali cori di alcuni gruppi, neppure compresi e certamente non condivisi.

Comportamenti simili nulla hanno a che vedere con lo sport nè con il comune senso civico. Davanti a queste manifestazioni di ignoranza la Società Sportiva Lazio starà sempre dalla parte opposta: quella del rispetto delle persone, della loro cultura, della loro etnia, della loro fede e della loro dignità".

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