Serie A: la Juventus espugna Napoli

San Paolo espugnato dopo quasi 15 anni, Britos illude Benitez

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Va alla Juventus il posticipo della diciottesima giornata di Serie A in casa del Napoli. I bianconeri hanno espugnato un San Paolo commosso nel ricordo di Pino Daniele a quasi quindici anni dall'ultima volta (era il 2000) vincendo 1-3. Capolavoro di Pogba al 29' con un gran gol al volo dal limite dell'area per il vantaggio. Nella ripresa il Napoli pareggia con Britos al 64', ma cinque minuti segna Caceres. Vidal cala il tris in pieno recupero.

Emozioni, commozione e non solo. Napoli-Juventus è iniziata con un toccante ricordo a Pino Daniele e un ingresso in campo delle due squadre quasi surreale, ipnotico, bagnato da un diluvio omaggio dell'atmosfera a un ambiente da quadro di immenso valore. Sul campo, invece, è stata battaglia vera anche a scapito dell'estetica e lo stesso campo, più volte fatale ai bianconeri negli ultimi tre lustri, ha servito la rivincita per quella Supercoppa persa a Doha. La Juventus ha vinto 3-1, soffrendo e scalciando, ma allungando nuovamente sulla Roma di Garcia in vetta alla classifica tra bende insanguinate (Chiellini) e braccia di gomma (Caceres).

Una vittoria meritata si può dire, o quanto meno non intaccabile da discorsi esterni al rettangolo verde che spesso hanno rovinato la bellezza dei big match del nostro campionato. Può recriminare il Napoli, quello sì, ma per le occasioni non sfruttate dai suoi attaccanti nel momento opportuno a partire dal pupillo di Benitez, De Guzman, che al 18' a tu per tu con Buffon calcia in curva evitando di dare una svolta decisa alla partita. Lì risiede la differenza tra le due squadre in questo momento: dal nulla, anzi da un rimpallo, Pogba al 29' si inventa il gol del vantaggio con un destro al volo, vero e autentico capolavoro, che piega le mani a Rafael dopo mezz'ora di inoperosità. La partita nel primo tempo in effetti è stata bruttina, ricca di agonismo ma povera di belle azioni, ma se Tevez e Higuain a differenza di quanto fatto in Qatar quando in palio c'era un coppa, si sono presi una serata sottotono, ad accendere la qualità in campo è stato l'ingresso nella ripresa di Mertens.

Il folletto belga, che Benitez impiega quasi sempre solo nella ripresa con le squadre stanche, nel giro di pochi minuti manda in tilt la fascia destra della difesa bianconera costringendo Marchisio al fallo e Tagliavento, errore grossolano, ad ammonire Caceres. Sempre da un corner battuto da Mertens arriva il pareggio di Britos bravo a sfruttare uno schema studiato e la dormita di Chiellini in mezzo all'area. La parte dell'eroe che dà inizio alla rimonta, perché il San Paolo ruggisce e quando lo fa si sente assai, non dura molto per il difensore uruguayano. A rubargli il ruolo da protagonista è un collega, difensore, fato vuole anche connazionale, Martin Caceres. E sempre lo stesso fato vuole, beffardo, che prima della zampata dell'1-2 su punizione di Pirlo proprio Caceres fosse l'indiziato per lasciare il campo. Invece no, punizione e gol.

Tornando ai rimpianti del Napoli, quello più grande si presenta al 92' con una Juventus ormai arroccata sul suo 5-3-1-1 a difesa del successo. Capita a Duvan Zapata, l'uomo degli ultimi minuti e dei gol pesanti che, lanciato da Mertens davanti a Buffon, invece di batterlo decide di saltarlo e svenire in area cercando un rigore con probabile rosso e pescando nel laghetto di sedici metri solo un cartellino giallo sacrosanto. Poco dopo Higuain sfiora il pareggio con una deviazione difensiva nell'unico sussulto di serata, ma sul contropiede successivo della Juventus arriva l'1-3 disegnato da Morata e firmato da Vidal. Una prova di forza quella bianconera che rimette a distanza di sicurezza la Roma e che laurea la Juventus campione d'inverno, considerando lo scontro diretto tanto caro a Garcia in favore degli uomini di Allegri.

Higuain 5 - Tutti avevano ancora negli occhi la doppietta del Pipita nella Supercoppa e il gesto, inutile ricordarlo, dopo il secondo pareggio. Ecco, quelle cose lì questa sera si sono sgonfiate. Mai pericoloso fino al 93', latitante in area di rigore.

Pogba 7 - Che meraviglia il gol del vantaggio alla sua vittima preferita. Solo grandi gol contro gli azzurri, questo ricorda un po' quello di Zidane in finale di Champions. Solo un po' sia chiaro, però lascia intravedere i margini di miglioramento. Atteggiamento da rivedere per larghi tratti.

Mertens 6,5 - Il suo ingresso carica il Napoli e porta al pareggio. E' forse l'unico veramente ispirato della serata azzurra.

Caceres 7 - Rientra dopo 3 mesi e timbra il cartellino. Un surplus gradito per Allegri, ma la bella notizia è la confortante prova difensiva dell'uruguayano.

De Guzman 5 - Si divora il gol del vantaggio ed indirizza la partita nel modo sbagliato purtroppo per i suoi. Corre molto e cerca strade alternative, ma non le trova.

Marchisio 6,5 - Davanti non si vede ma la sua presenza si nota parecchio nella fase difensiva. Lotta su ogni pallone aiutando Pirlo in copertura.

IL TABELLINO
NAPOLI-JUVENTUS 1-3
Napoli (4-2-3-1):
Rafael 5,5; Maggio 5, Koulibaly 5,5, Albiol 5, Britos 6; Gargano 6 (38' st Zapata 5), Lopez 6; Callejon 5,5 (28' st Gabbiadini 5,5), Hamsik 6 (15' st Mertens 6,5), De Guzman 5; Higuain 5. A disp.: Andujar, Colombo, Mesto, Henrique, Jorginho, Strinic, Inler, Radosevic. All.: Benitez 5,5  
Juventus (4-3-1-2): Buffon 6; Caceres 7 (35' st Ogbonna sv), Bonucci 6, Chiellini 5,5, Evra 6; Marchisio 6,5, Pirlo 6, Pogba 7 (25' st Lichtsteiner 6); Vidal 6,5; Tevez 5, Llorente 5,5 (29' st Morata 6). A disp.: Storari, Rubinho, Padoin, Mattiello, Vitale, Pepe, Pereyra, Giovinco, Coman. All.: Allegri 6,5
Arbitro: Tagliavento
Marcatori: 29' Pogba (J), 19' st Britos (N), 24' st Caceres (J), 49' st Vidal (J)
Ammoniti: Britos, De Guzman, Albiol, Zapata (N); Tevez, Caceres (J) 
Espulsi: nessuno

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