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Vigilia elettrica per Napoli-Juve: Spalletti arriva domenica per evitare i disturbi notturni dei tifosi. Conte sceglie il silenzio stampa e non parla
di Stefano FioreSi avvicina il fischio d'inizio di Napoli-Juventus (domenica ore 20:45) e l'atmosfera attorno al big match è già incandescente. La sfida, caricata dal ritorno dei grandi ex a panchine invertite, vive una vigilia di nervi tesi e strategie preventive, sia logistiche che comunicative. Da una parte Luciano Spalletti, oggi tecnico bianconero, che vuole proteggere la squadra dall'ambiente partenopeo; dall'altra Antonio Conte, condottiero azzurro, che non parlerà in conferenza stampa.
La Juventus ha preso una decisione drastica per la trasferta: nessun pernottamento a Napoli alla vigilia. Nonostante la prassi preveda l'arrivo nel luogo dell'incontro il giorno precedente, la formazione di Spalletti ha optato per rimandare la partenza alla domenica stessa, arrivando in città solo poche ore prima del match.
La scelta risponde a una necessità precisa: sottrarre Yildiz e compagni al rischio di azioni di disturbo notturno. Il club bianconero teme infatti che i tifosi azzurri possano recarsi sotto l'albergo della squadra per fare rumore a suon di clacson, fumogeni e fuochi d'artificio, compromettendo il riposo dei giocatori.
Se Spalletti lavora sulla logistica, Antonio Conte lavora sulla psicologia e sulla concentrazione. L'allenatore del Napoli ha deciso che non parlerà alla vigilia. Niente consueta conferenza stampa pre-partita per il tecnico salentino. Una scelta forte, per mantenere la squadra isolata e focalizzata solo sul campo in una partita che vale molto più dei tre punti. Il Napoli si chiude a riccio: a parlare sarà solo il campo.
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