I quattro stakanovisti, oltre 440 minuti disputati in media nelle prime 5 partite, faranno allenamenti specifici in vista dell'Atalanta
La settimana post Verona-Juventus è quella che porta al secondo scontro diretto di questo avvio di stagione e a un trittico di gare da brividi per i bianconeri: sabato allo Stadium arriva l'Atalanta, reduce da due vittorie consecutive in campionato con 7 gol all'attivo, poi ci sarà la trasferta di Villarreal per la seconda giornata della fase campionato di Champions League e infine, subito prima della sosta, il match amarcord col Milan di Allegri, sempre a Torino.
Al netto delle polemiche per gli errori arbitrali, riconosciuti da tutti, al Bentegodi la condizione atletica della squadra non è sembrata delle migliori, forse anche perché reduce dalle due folli rimonte contro Inter e Borussia Dortmund, che avevano tolto energie fisiche e mentali. Da qui alle prossime due settimane sarà dunque fondamentale gestire tali energie al meglio, con un'attenzione particolare a chi ha giocato di più.
Igor Tudor, secondo La Gazzetta dello Sport, sta pensando a un piano di lavoro specifico proprio per i quattro stakanovisti di questo avvio di stagione, ovvero Pierre Kalulu, Lloyd Kelly, Kenan Yildiz e Kephren Thuram che, oltre naturalmente a Di Gregorio, sono di gran lunga quelli col minutaggio maggiore. I due difensori sono sempre partiti titolari senza mai essere sostituiti (450 minuti in tutto), il gioiello turco si è risparmiato giusto una manciata di minuti nel finale del match d'esordio col Parma (446'), mentre il centrocampista francese è stato fatto accomodare in panchina per la prima volta solo nel secondo tempo con l'Hellas (417').
Tutti e quattro avrebbero bisogno di tirare il fiato, ma al momento appare complicato per il tecnico croato fare a meno di loro, anche perché in panchina non ci sono giocatori in grado di dare le stesse garanzie in quei ruoli. Ecco perché lo staff bianconero approfitterà di una settimana intera di preparazione, evento ormai più unico che raro, per farli lavorare a un programma atletico particolare, fatto di qualche esercitazione differenziata in più e di qualche lavoro d'intensità con la palla in meno. Un po' di turnover, naturalmente, non è da escludere, ma l'obiettivo principale è quello di garantire a tutti una condizione che possa permettere a Tudor di scegliere, ogni volta, la squadra migliore in base alle esigenze. Perché la stagione è solo agli albori, ma è inutile negare che alcune sfide possono già risultare decisive.