VERSO SASSUOLO-JUVE

Juve, Pirlo: "Non ho paura, non dobbiamo rassegnarci e credere alla Champions" 

Il tecnico bianconero alla vigilia della sfida con il Sassuolo: "Lite Paratici-Nedved? Non parlo di gossip. E su Gravina..."

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"Dobbiamo fare una grande partita: non voglio vedere rassegnazione, siamo a un punto dalla Champions e ne ho viste di tutti i colori nella mia carriera. Io ho perso una Champions vincendo 3-0 al primo tempo, dobbiamo avere un atteggiamento positivo perché può succedere di tutto". Il tecnico della Juve Andrea Pirlo carica la squadra alla vigilia della sfida con il Sassuolo. "Lite Paratici-Nedved? Non parlo di gossip. E le parole di Gravina lasciamole da parte".

pirlo
Getty Images

LA CONFERENZA:
Che partita deve fare la Juve domani?
Non voglio vedere rassegnazione. Abbiamo un punto di distacco dalla zona Champions League e abbiamo tre partite. Il calcio insegna che tutto può succedere, Io ho perso una Champions vincendo 3-0 al primo tempo, dobbiamo avere un atteggiamento positivo. Il nostro obiettivo è dimostrare di meritarci la Champions e possiamo farlo solo con i risultati. Dopo la sconfitta con il Milan c'era delusione, ma il nostro obiettivo non cambia, abbiamo il dovere di crederci.

Come sta Cristiano Ronaldo?
Ronaldo ha giocato tante partite e le ha fatte bene, con tanti gol: vedremo come sta oggi, decideremo il da farsi, ma domani è una partita importante e delicata e spero di avere tutti a disposizione. Sia Danilo che Arthur stanno bene, domani potrebbero partire dall'inizio. L'esclusione di Danilo contro il Milan? Aveva un problema all'adduttore che si portava dietro da qualche partita. Si era allenato solo gli ultimi giorni e ho preferito non rischiarlo.

Ci sono questioni in sospeso tra club e la squadra per gli stipendi?
Tutto regolare, non ho mai sentito niente in merito. I pagamenti sono sempre stati regolari, andiamo avanti così sereni.

La lite tra Paratici e Nedved nel post partita?
Non voglio neanche parlare di gossip e di cose inventate. Non voglio neanche entrarci.

Le parole di Gravina?
Sono cose esterne, il nostro obiettivo è dimostrare sul campo di meritare la Champions. E possiamo farlo solo con i risultati. 

Ha chiesto più grinta ai suoi?
Grinta è una parola che nel calcio si usa spesso, ma non basta per vincere. Ho sempre chiesto di avere il fuoco che brucia dentro, e spesso è accaduto.

C'è sempre stata sintonia con la società durante le sessioni di mercato?
Sì, sia quest'estate che a gennaio. Avevamo pensato di prendere un attaccante a gennaio con l'infortunio di Dybala ma non si è presentata l'occasione giusta. Perché ho detto che mi ero dovuto adattare? Avevo in mente qualcosa ma ad esempio non ho messo sempre la stessa formazione anche perché non ho avuto sempre tutti a disposizione. Quindi in base a tutto quello che è successo durante l'anno ogni partita diventava diversa da programmare e impostare.

Sul futuro
Paura? Non ne ho, penso solo al bene della Juventus, che viene prima di tutto, di giocatori e allenatori.

Come si spiega i tanti gol subiti?
Sono tutti nati da disattenzione collettiva o da piazzati. Abbiamo preso gol da situazioni in cui non siamo stati concentrati  perché quando prendi gol su calcio piazzato come nelle ultime partite è una questione di attenzione.

Domani Dybala titolare?
Io voglio un riscatto di tutti non solo di Dybala. Se giocherà Dybala o Ronaldo non mi importante. Domani è necessaria una prova di orgoglio collettiva, indipendentemente da chi giocherà. Dobbiamo onorare questa maglia, non possiamo permetterci prestazioni come domenica. In me e noi c'è tanta carica. Siamo arrabbiati. Abbiamo il dovere di crederci, perché siamo la Juventus e non possiamo rassegnarci a questa classifica.

 

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