Juve, che recupero: Vlahovic e Kelly riprendono il Dortmund all'ultimo respiro
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Nonostante la fiducia di Tudor, l'olandese resta il fantasma del giocatore visto all'Atalanta. E adesso potrebbe esserci un problema pure in porta
L'entusiasmo per la clamorosa rimonta che ha allontanato la prima sconfitta della stagione in extremis, non può cancellare i dubbi emersi in casa Juventus in questo scorcio di annata. In particolare, sono due i giocatori finiti nel mirino della critica dei tifosi bianconeri. E il primo non è una novità: Teun Koopmeiners. L'olandese ha iniziato la stagione come aveva chiuso la precedente, ovvero con prestazioni ben al di sotto della sua valutazione, che ormai è più di mercato che tecnica. Finora, Tudor ha deciso di continuare a puntare su di lui, tanto che sia contro l'Inter, sia contro il Borussia Dortmund è partito titolare. Senza particolari risposte positive, però.
Anche in Champions League, la prestazione dell'ex Atalanta è passata alla cronaca più per il sinistro sparato in tribuna da ottima posizione, che per giocate degne del suo cartellino. Indipendentemente dalla sua posizione in campo, Koop continua a far mugugnare il popolo juventino, che non vede l'ora di liberarsene. A questo punto bisognerà vedere quanto durerà la pazienza di Tudor e della società, anche visto che le alternative non mancano, sia a centrocampo, sia nel reparto offensivo.
Ma se Koopmainers era ed è un problema già noto, quello di Michele Di Gregorio è emerso con forza nelle ultime due partite. Detto che anche al suo primo anno in bianconero, il portiere aveva lasciato qualche dubbio, il milanese ultimamente si è fatto notare per una preoccupante mancanza di reattività soprattutto sui tiri da lontano. Ha incassato due gol dal limite per mano di Calhanoglu non certo imparabili e ha fatto ancora peggio sul rasoterra di Yan Couto, insaccatosi sul suo palo. L'allarme è scattato e con il recupero di Mattia Perin, potrebbe essere proprio l'attuale secondo a far "rifiatare" l'ex Monza alla ripresa del campionato contro il Verona. Anche per Di Gregorio, l'investimento di Giuntoli è stato importante (quasi 20 milioni di euro tra prestito e obbligo di riscatto), ma finora l'eredità di Szczesny non è stata raccolta nel migliore dei modi.
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