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ABBONDANZA IN ATTACCO

Juve, davanti non c'è posto ma Tudor non cambia il sistema di gioco

Nel modulo dell'allenatore bianconero è difficile la convivenza tra Vlahovic, Openda e David

24 Set 2025 - 09:23
 © Getty Images

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Tutto si può dire della nuova Juve di Tudor tranne che abbia problemi di mancanza di punte. Ce ne sono ben tre e tutte di buon livello. Il problema però è che l'allenatore bianconero non accetta deroghe al suo sistema di gioco, ormai un marchio di fabbrica: il 3-4-2-1. Al massimo c'è la possibilità di schierare un 1+2 con un trequartista e due attaccanti, ma il concetto resta quello. Ecco perché sembra uno spreco vedere due tra Vlahovic, Openda e David costretti in panchina. Quando vengono messi in campo, poi, capita che vadano a occupare il ruolo di mezze punte sul centrodestra e dall'altra parte, perlomeno il belga e il canadese, perché il serbo, quando gioca, si piazza sempre nel ruolo di primo attaccante.

Se da un lato si possono avere delle perplessità sull'intransigenza tattica, come concetto assoluto e non riferito al solo Tudor, non si può nemmeno negare che, avendo a disposizione Yildiz e Conceiçao, venga abbastanza spontaneo pensare di schierarli insieme alle spalle della punta centrale. Il turco parte da sinistra per venire dentro al campo, il portoghese può allargarsi o convergere palla al piede (vedi gol di Verona), resta il fatto che l'allenatore bianconero non transige dall'idea di occupare i canali verticali del campo, con i mezzi spazi assegnati a chi possa fare la differenza nell'uno contro uno (anche spostandosi esternamente in collaborazione con il terzino che sale e la mezzala). Insomma, le punte devono adattarsi e l'abbondanza non è certo un limite. Anche perché se i problemi da risolvere ci sono, nella nuova Juve, riguardano soprattutto la tenuta difensiva. 

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