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Inter, Mkhitaryan: "La cicatrice Champions resta. Direi ancora che siamo ingiocabili"

Luis Henrique: "Devo migliorate tatticamente anche se difendere costa fatica! Chivu mi chiede di fare la giocata"

24 Giu 2025 - 09:19

Ultima stagione da calciatore per Henrikh Mkhitaryan? L'armeno a Repubblica ammette: "Ho un altro anno di contratto, se non mi cacciano resto. Questa stagione è stata la più faticosa della mia vita, non so quanto mi resti da giocare: non escludo nulla, al momento so di avere ancora voglia di andare in campo, non voglio ritirarmi col rimpianto di averlo fatto troppo presto. Però dopo l'Inter smetto, non tornerò a giocare in Armenia o andrò in Arabia Saudita: amo il calcio per il gioco, non per i soldi".

Il centrocampista torna sulla brutta sconfitta in finale di Champions: "Il dolore non si cancella, la cicatrice resta. Non dobbiamo pensarci troppo, rialzarci e andare avanti. Indietro non si torna". Questo, invece, il commento sull'addio di Simone Inzaghi: "Ci siamo salutati in privato, ho evitato post social. Ha preso una decisione e l'abbiamo accettata. Si apre un altro capitolo". Che si chiama Chivu: "Serio e simpatico, ci supporta mentalmente e nella tattica. Il modulo è quello ma l'approccio è diverso, prima capiamo quello che ci chiede meglio è".

Infine, due battute sui tormentoni a lui associati: "Non ho detto che siamo ingiocabili sempre, ma che lo siamo stati in alcune partite, per l’atteggiamento che abbiamo messo in campo. Certo che lo direi di nuovo, lo penso. Se poi qualcuno mi prende in giro, non me ne frega niente. Pippo Franco? Non capisco perché dicono che gli assomiglio, siamo diversi".

LUIS HENRIQUE: "CHIVU MI CHIEDE DI FARE LA GIOCATA"
Luis Henrique, uno dei nuovi acquisti, invece ha parlato al Corriere della Sera: "I miei obiettivi sono aiutare l’Inter a vincere e a livello personale migliorare la scorsa stagione, che per me è stata la migliore". Sulle prime impressioni del mondo nerazzurro: "Mi ha impressionato l'intensità degli allenamenti, devo migliorare tatticamente visto che il calcio francese è più che altro fisico. Difendere un po' mi costa fatica (ride, ndr) ma so che devo impararlo". Su Chivu: "Mi chiede di stare alto in attacco, di tentare la giocata, parliamo molto".

Su quella fascia c'è concorrenza, si chiama Dumfries: "Per niente facile, per questo dovrò alzare il mio livello. Abbiamo caratteristiche un po' diverse, dipenderà anche dalle situazioni che si creano". Il brasiliano torna sulla scorsa stagione al Marsiglia: "Il primo impatto con la Francia è stato difficile, quando sono tornato dal prestito al Botafogo sono cresciuto e De Zerbi mi ha dato appoggio totale. Quando ci siamo salutati mi ha detto di divertirmi e di continuare a fare ciò che avevo imparato con lui".

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