L'ANALISI

Il ritorno al 3-5-2 e i gol di Lukaku rilanciano le ambizioni dell'Inter

Tra Sassuolo e Borussia, Conte ha ritrovato l'equilibrio con il "suo" modulo, ma a fare la differenza è sempre "Big Rom"

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Il primo ostacolo è stato superato e adesso manca l'ultimo tassello per centrare l'obiettivo. Certo, qualificarsi per gli ottavi di Champions League non si può considerare un'impresa per una squadra come l'Inter, ma visto come si erano messe le cose, essere ancora in gioco a una partita dal termine della fase a gironi, vale un po' di entusiasmo. Il girone non si è certo rivelato dei più proibitivi con il peggior Real Madrid degli ultimi dieci anni e altre due avversarie modeste, ma almeno si è evitata la figuraccia di uscire in anticipo senza nemmeno guadagnarsi il ripescaggio in Europa League.

La profonda speranza dei tifosi nerazzurri, comunque, è che si sia finalmente arrivati al momento della svolta. e se due indizi (Sassuolo e Moenchengladbach) fanno una prova, allora potremmo esserci. In comune le due belle e soprattutto pesanti vittorie in trasferta hanno il ritorno al modulo 3-5-2 che è il marchio di fabbrica di Conte. Non la panacea di tutti i mali, ma forse si ritrovato quell'equilibrio che era mancato ultimamente. Resta il problema dei gol pesi, che continuano a essere troppi nonostante il cleen sheet di Handanovic al Mapei Stadium. Anche in Germania qualcosa dietro non ha funzionato e ci sarà ancora da lavorare. Soprattutto sui singoli, visto che Skriniar è ancora molto lontano dal giocatore insuperabile di un paio di stagioni fa.

Vedi anche Champions League, Borussia Moenchengladbach-Inter 2-3: nerazzurri ancora in corsa Champions League Champions League, Borussia Moenchengladbach-Inter 2-3: nerazzurri ancora in corsa Ancora una volta, però, a togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato Romelu Lukaku. Da mesi siamo qui a tessere le lodi del gigante belga e sempre a parlare per lui sono i numeri di un giocatore che pare solo crescere. Con la doppietta al Borussia è arrivato a quota 11 reti stagionali (7 in campionato e 4 in Champions). Meglio di lui nelle ultime due stagioni in Europa hanno fatto solo un certo Lewandowski e la stella nascente Haaland, rispettivamente con 18 e 16 reti contro le 13 di "Big Rom". E solo il giovane norvegese quest'anno ha messo a segno più marcature doppie considerando tutte le competizioni fra i giocatori dei top-5 campionati del Vecchio Continente: 5 contro 4.

Vedi anche Inter, Lukaku: "Sul 3-2 abbiamo rischiato ma non va bene essere sempre negativi: stiamo crescendo" inter Inter, Lukaku: "Sul 3-2 abbiamo rischiato ma non va bene essere sempre negativi: stiamo crescendo" "È il miglior anno della mia carriera, grazie anche all'allenatore e allo staff. Ma abbiamo dei giovani che devono crescere, me compreso. Speriamo che questa vittoria ci dia una spinta per il futuro. Io leader? L'ho già detto, sono uno dei 25 giocatori della rosa. È il mio secondo anno all'Inter e voglio sempre aiutare la squadra a vincere la partita. Sono contento di giocare con questi ragazzi, perch mi hanno fatto crescere tantissimo", le sue parole a caldo.

Insomma, qualità, quantità e modestia che stanno facendo le fortune dell'Inter da ormai più di un anno. Adesso serve l'ultimo sforzo, e un minimo di buona sorte, per continuare a sognare in Champions.

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