Il Genoa ferma la Juve: 1-1

Ronaldo porta in vantaggio la Juve che domina il primo tempo. Poi la squadra di Allegri si addormenta

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Juventus-Genoa 1-1. E alla nona di campionato, la squadra di Allegri si addormenta. Così, all'improvviso. Domina il primo tempo, gol di Ronaldo, ma quasi si scorda di giocare la ripresa nella quale concede al Genoa le occasioni di fare gol. Non segna Piatek, ci pensa Bessa. Così dopo otto vittorie, (dieci, Champions compresa) ecco il primo dispiacere. Allegri aveva annusato l'aria. Per Juric un ritorno-debutto trionfale.

Due partite al prezzo di una. La faccia feroce di una Juve che dopo un tempo però si addormenta. Quella di un Genoa che si tiene stretta la paura di 45', per poi farsi coraggio e trovare quello che non ti aspetti. E' il senso di questa serata, col primo insuccesso bianconero che è una sorpresa grande così e il punto che Juric conquista al suo esordio-ritorno. I gol di Cristiano Ronaldo e di Bessa, non del solito Piatek che è un colosso che ha stoffa, anche quando non fa gol.
Il primo tempo, eccolo. E' un monologo juventino che corre dietro alla voglia di gol di Cristiano Ronaldo, che al gol arriva in questo modo: il primo tiro è fuori, il secondo lo para Radu, il terzo (colpo di testa) impatta il palo e il quarto -tocco in mischia- è gol. Siamo solo al 18', i tre punti sembrano -e non per dire- già in archivio e la Juve a questo punto se la gioca come vuole e come sa. 
Fino al riposo, la partita scivola così, con le fughe di Cuadrado, l'impeto di Mandzukic, il lavoro duro e ossessivo di Bentancur, Bonucci e Benatia che tengono Piatek lontano dalla zona-gol e Cancelo che fa il fenomeno sulla fascia destra. Gli applausi del pubblico sono spesso per lui e il gol di Ronaldo è il frutto di una sua opera d'ingegno sulla fascia sinistra, che non è di sua competenza. 
Altre occasioni juventine sfumano nel corso del primo tempo mentre al Genoa non resta che un tiro alto (almeno cinque metri sopra la traversa) di Romulo.
Ripresa. Cambia qualcosa? Rientrano in campo gli stessi ventidue, ma gli undici juventini hanno qualcosa che non funziona come dovrebbe. Sembrano leggeri, quasi appagati: intenti a gestire, non di più. Tanto da indurre Piatek e compagni a osare, e anche rischiare. Difendersi e basta non avrebbe senso. Ed è proprio Piatek che accende la serata genoana con un tiro che Szczesny devia e con un volo aereo che sfiora di un niente il gol. Fino a quando a metà ripresa su un pallone innocuo la truppa difensiva juventina si ferma e Bessa coglie al volo l'occasione di quel regalo. Colpo di testa ed è pareggio.
Dentro Dybala e Bernardeschi. E avanti tutta, a quel punto. Le occasioni non mancano, ma l'ansia di dover fare gol diventa un ostacolo che la squadra di Allegri non riesce a superare. Niente di grave, un pareggio dopo dieci partite tutte vinte fa parte del gioco (del calcio) e di quel senso di sentirsi invincibili che, si sa, a un certo punto può nuocere alla salute. Allegri lo dice da una settimana...

Bonucci 5 - La fascia di capitano gli costa il 5 in pagella che è un po' il voto della dormita collettiva difensiva sul gol di Bessa. Una beffa.
Cancelo 7 - Ha il senso del gioco e dei giochi, quasi di prestigio. In fase offensiva diventa impagabile. In quella difensiva deve ancora aggiustarsi, completarsi. Non è una novità.
Ronaldo 7 - Cerca la porta senza tregua e la trova con un gol che è tutt'altro che bello, ma vale. Nella ripresa la caccia al 2-1 è meno fortunata.
Radu 7 - Cade sul gol di Ronaldo, con una respinta sbagliata. Poi sa ampiamente farsi perdonare.
Bessa 7 - Il gol è persino facile, vista la libertà concessagli. Ma vale un mondo di elogi.
Piatek 6,5 - Lui è bravo anche quando no  fa gol. Perché ha peso a sa far paura. 

JUVENTUS-GENOA 1-1
Juventus(4-3-3): 
Szczesny 6; Cancelo 7, Bonucci 5, Benatia 5, Alex Sandro 6; Bentancur 6, Pjanic 6.5, Matuidi 5.5 (26' st Dybala 6); Cuadrado 6 (14' st Douglas Costa 5.5), Mandzukic 5.5 (36' st Bernardeschi sv), Ronaldo 7. A disp.: Perin, Pinsoglio, Barzagli, Chiellini, Rugani, De Sciglio, Emre Can, Kean. All. Allegri 6
Genoa (3-5-2): Radu 7; Biraschi 6.5, Romero 5.5, Criscito 6.5; Pereira 6 (34' Gunter sv), Romulo 6, Sandro 6.5, Bessa 7 (37' st Hiljemark sv), Lazovic 5.5; Kouamè 6.5 (40' st Pandev), Piatek 6.5. A disp.: Marchetti, Mazzitelli, Lisandro Lopez, Rolon, Lakicevic, Zukanovic, Omeonga, Medeiros, Lapadula. All. Juric 6.5
Arbitro: La Penna
Marcatori: 18' Ronaldo (J), 23' st Bessa (G)
Ammoniti: Benatia (J), Romero, Criscito, Pandev (G)
Espulsi: --

Cristiano Ronaldo è il primo giocatore della storia a segnare 400 gol nei cinque maggiori campionati europei.
La Juventus ha interrotto la sua striscia di successi in campionato ma non viene sconfitta da 13 partite nel torneo: fra le squadre attualmente in A è quella imbattuta di più partite.
Il Genoa non pareggiava in campionato da 14 partite (6V, 8P), l'ultimo nel derby di aprile (0-0).
La Juventus è la squadra che ha segnato di più (nove reti) nel corso dei primi tempi della Serie A 2018/19, mentre il Genoa è quella che ne ha subiti di più (11) nella prima frazione.
La Juventus ha subito il terzo gol di testa in questo campionato, solo il Genoa ne ha subiti di più (quattro) da questo fondamentale.
Per la prima volta nella Serie A 2018/19 la Juventus non ha segnato almeno due gol.
Il Genoa ha effettuato solamente due tiri nello specchio in questa partita: record negativo per i liguri nel campionato in corso.
Cristiano Ronaldo è il giocatore bianconero che ha effettuato più tiri in ognuna delle nove gare disputate dalla Juventus in questo campionato.
La Juventus è imbattuta in casa in Serie A con Leonardo Bonucci capitano (1V, 3N).
Christian Kouamé è il giocatore più giovane del campionato in corso ad aver servito almeno due assist.
Il Genoa ha schierato il suo 11 di partenza più giovane (25 anni e 92 giorni) in questo campionato.

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